FFF-fuck-for-forest-eco-pornCari amici di marraiafura.com, oggi vi illustrerò un’iniziativa ecologista che ha fatto tanto parlare di sé, e spesso in termini non propriamente lusinghieri.

Il progetto si chiama Fuck For Forest (FFF): un’associazione norvegese produce filmati porno amatoriali (“Eco Porn“) e devolve il ricavato per la difesa delle foreste.

La battaglia, alla fine dei conti, è sempre la stessa. Morale contro carnalità? Perbenismo contro libertinismo? E ancora: buonafede o cattiva coscienza? La vecchia storia della pagliuzza e della trave? Sono passati 500 anni dal Principe di Machiavelli e noi ancora qui a chiederci dei fini nobili e dei mezzi più o meno ignobili per conseguirli. Parlando più in soldoni: i mezzi poco ortodossi sono leciti quando il fine da raggiungere è buono e giusto? Difficile dare una risposta che metta d’accordo tutti, ma secondo colui che scrive assolutamente sì.

machiavelli

Lungi dal voler fare apologie di chichessia, penso solo che una volta che si sta sui binari del diritto civile e penale tutto il resto sia chiacchiericcio e vane opinioni personali.
I convincimenti morali o religiosi lasciano il tempo che trovano, essendo – per l’appunto – puramente soggettivi.

Eh, ma come sei diventato serio! Direte voi, miei adorati eco-sporcaccioni, che tanto fedeli aspettate le nostre verdi pillole dell’amore, qui su marraiafura.com.

Il fatto è che la questione è spinosa, perciò vado subito a parlarvene senza altri giri di parole, poi ditemi voi cosa ne pensate.

Fuck For Forest è un’associazione norvegese e dal nome si può facilmente intendere il suo scopo: produrre filmati porno amatoriali e devolvere il ricavato per la difesa delle foreste.
Il gruppo realizza film a luci rosse, che poi sono proposti in rete, sul sito internet dell’associazione. Tutto il ricavato di questi filmati amatoriali viene poi devoluto per la difesa delle foreste, per progetti che servono a tutelare il nostro patrimonio verde.

I giovanissimi fondatori si chiamano Leona Johansson e Tommy Hol Ellingsen (li vediamo ritratti qui nella foto con le inequivocabili sembianze di Adamo ed Eva, o di Tarzan e Jane, non so bene…) e con la loro iniziativa hanno raccolto ben 100.000 euro nei primi otto mesi, sicuramente una cifra di tutto rispetto.

fuck-for-forest

I due fondatori assicurano che tutti i soldi che stanno raccogliendo verranno usati per proteggere la natura. Aiuteranno infatti dei progetti locali in Brasile e in Costa Rica.

Il sito fuckforforest.com dispone attualmente di 40 modelle, ma i fondatori dell’organizzazione sono in cerca di altre persone che li possano aiutare. Senza gente dalla mentalità aperta questo progetto non funzionerebbe, dicono. Attualmente hanno circa 1000 associati che donano soldi ogni mese.

I nostri amici però hanno avuto molti problemi con le associazioni ambientaliste. La maggior parte delle associazioni non vuole donazioni da Fuckforforest.com. Il WWF norvegese li ha letteralmente  spinti fuori dal suo ufficio senza nemmeno discutere. Il WWF internazionale in Olanda li  ha rifiutati perchè rappresentavano un “settore industriale sbagliato”.
Pare insomma che il loro progetto sia troppo amorale e fuori binario per poter essere gestito, e questa cosa può certamente spaventare. Hanno avuto anche contatti con la Norwegian Rainforest Foundation che inizialmente voleva aiutarli, ma dopo una loro stage perfomance in un grande festival rock in Norvegia, ha cambiato idea. Leona e Tommy si sono esibiti in una performance con la band punk/hardcore “The cumshots”. La band li ha presentati e loro hanno tenuto un discorso sulla situazione delle foreste pluviali, prima di effettuare una performance sessuale sul palco, di fronte agli allibiti e partecipi spettatori.

In seguito a questo episodio è stata aperta un’inchiesta e il governo norvegese avrebbe voluto metterli in galera per 20 giorni con l’accusa di comportamento indecente. La risposta dei due è questa: “Bene, questa disgustosa ricca nazione petrolifera (la Norvegia, ndr) che parla di comportamento indecente è qualcosa di surreale!

E aggiungono:

Ogni anno molti di ettari di foresta vengono tagliati. Animali e piante sacrificati per fare spazio agli interessi commerciali. Per molti umani lo sviluppo industriale è più importante dell’equilibrio della natura. Questo cinismo è più forte delle ideologie? Noi di FFF siamo esseri umani, esploriamo il potere della sessualità per contribuire a salvare la natura. Vogliamo divertirci con il sesso, e mostrare che altre persone normali fanno lo stesso, raccogliendo fondi per salvare la natura!

fff-logo

E voi che ne pensate, cari amici e lettori? Avete una buona dose di faccia tosta e le palle verdi e quadrate? Beh, allora inviate le vostre foto e i vostri video a www.fuckforforest.com o al limite – se preferite stare dietro le quinte –  finanziate il progetto con donazioni.

Una domanda è però dobbligo: Come può la gente che spedisce denaro o materiale pornografico autoprodotto essere sicura che Fuck for Forest ne farà il giusto uso? La risposta degli interessati è questa:

In una parola: non possiamo essere sicuri di nulla. E capiamo che alcune persone non credano in noi. Ma è lo stesso con le organizzazioni. Perchè la gente polemizza con noi senza giudicare le “normali” organizzazioni ambientaliste? Solo perchè facciamo sesso dovremmo essere disonesti? Alcune organizzazioni rispettabili impiegano oltre il 60% di quello che raccolgono in amministrazione! Quindi a chi dovremmo credere? L’unico modo per saperlo è quello di seguire il nostro lavoro. Daremo dettagliate informazioni su come spenderemo i soldi che stiamo raccogliendo, quindi sarà facile capire le nostre intenzioni.
Abbiamo coinvolto un sacco di cari amici in questo progetto che hanno posato nudi con foto e video. E di sicuro ci ammazzeranno se non faremo ciò che abbiamo detto…

Insomma, cari amici di marraiafura.com, il dibattito è aperto. Voi cosa ne pensate?

Link:

fuck-for-forestIntervista ai due fondatori di Fuck For Forest. Che proteggono le foreste con il loro Eco Porn

FuckForForest.com (contiene materiali per adulti)

Fonte: FuckForForest.com
Pubblicazione: 26/01/2010 – Ultimo aggiornamento: 26/01/2010

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