CD-pileA volte vengono “bruciati” da una masterizzazione andata male, a volte contengono software superati o cataloghi di prodotti sorpassati, altre volte si “smagnetizzano“, si graffiano o si spezzano… insomma, in un modo o nell’altro, ci ritroviamo in casa con pile di CD o DVD inservibili.

Pochi sanno che possono essere riciclati: sono composti, infatti, da policarbonato per il 90%, materiale con cui si possono realizzare caschi per moto, attrezzature mediche, pezzi di ricambio automobilistici etc. Per realizzare un CD del peso di 16 g ca. occorro 30 g di petrolio, dunque il riciclaggio di tonnellate di supporti digitali permette di risparmiare questa preziosa risorsa!

Tuttavia si tratta di un processo complesso che richiede altra energia poiché occorre eliminare con sistemi chimici e meccanici gli strati su cui è possibile registrare. Allora perché non pensare di riutilizzare i CD con un po’ di fantasia? Sappiamo bene che il riuso è sempre più sostenibile del riciclo

Si possono creare interessanti arredi come la Panda Chair, una poltrona realizzata da Belén Hermosa, costituita da 4.232 CD: non sappiamo quanto sia ergonomica ma sicuramente è molto originale! Utilizzando i CD interi si possono comporre anche dei luccicanti tendaggi.

CD panda chair
Incollando direttamente alla parete i CD si può creare una sorprendente “tappezzeria” colorata o una testata per il letto con composizioni di frammenti.
CD tappezzeria

Interessanti sono anche le lampade: alcune (come quella toroidale di Inna Alesina o quella a cilindro verticale) con i dischi visibili di taglio in modo che la luce ne attraversi lo spessore; altre con i CD posti lungo una superficie sferica formando una maglia molto larga, oppure incastrati gli uni agli altri per lasciar fuoriuscire la luce tra gli spazi come quella di Sibir Design.

CD lamp by Inna Alesina

Con i CD si possono realizzare anche piccoli oggetti per la casa: orologi da parete, quadretti decorati applicati sopra il disco, sottobicchieri ricoperti di tessuto.

CD orologio

Troviamo pure degli utilissimi accessori da scrivania: quadernetti ad anelli con copertina rigida, un divertente porta-CD fatto di CD (!), e un porta-carte ottenuto con la piegatura a caldo di due dischi.

CD copertine anelli

I giochi di riflessi dei CD hanno ispirato molti addobbi natalizi: i dischi vengono sagomati a creare alberelli, cuori e campane, oppure vengono sfrangiati per creare l’effetto di leggeri fiocchi di neve o, infine, vengono frantumati ed incollati su palle di polistirolo per realizzare delle scintillanti palle riflettenti che ricordano quelle delle discoteche di tanti anni fa.

CD decoro natale

Ma non è tutto! Qualcuno si è cimentato persino nella realizzazione di abiti con CD interi o spezzati, gioielli realizzati con una particolare procedura per ottenere un effetto craquelè, e minuscole borsette.

CD abito

E per concludere, l’arte! George Radebaugh si è specializzato nelle sculture di CD: i suoi lavori sono soprattutto sagome di animali, di alberi e di strumenti musicali.

Bruce Munro, invece, sta raccogliendo un milione di CD usati per distenderli a Long Knoll Field in Wiltshire a formare sul terreno un mare iridescente, un’eco-installazione di land art che si terrà nel mese di giugno 2010. Bruce ha bisogno anche dei vostri CD, quindi se non riuscite a riutilizzarli in nessuno dei modi spiegati sopra… mandateli a lui!!!

CD installazione Munro

cd_2sediaPubblicazione: 30/04/2010 – Ultimo aggiornamento: 30/04/2010CD_verde

Copia pure: sei libero di ri-utilizzare questo articolo, ma ricorda di inserire il link
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9 COMMENTI

  1. Ci sono tanti possibili utilizzi dei CD, prima di tutto bisognerebbe creare dei punti di raccolta per chi non ha intenzione di riciclarli, ma vuole offrire la materia prima ai riciclatori. A Milano l’AMSA impone di buttarli nel sacco nero, insieme agli avanzi di cucina.

  2. Hai ragione Mario.
    Purtroppo in Italia è già complesso il riciclo, figuriamoci il riuso organizzato!
    Ma noi non disperiamo. Ci sono associazioni che fanno questo tipo di operazione per strutturare un percorso di riuso che non sia semplicemente quello casalingo.
    Ci sono artisti, enti, scuole, che fanno riuso e raccolgono materiali di scarto.
    … ma buttarli nella spazzatura è davvero un peccato!!!

    • Salve Laura e complimenti per le tue creazioni!
      Comunque non ti preoccupare: c’era già il link alla tua pagina
      cliccando sulla parola “quadretti” evidenziata in verde 😉

      Emanuela – per la redazione di Marrai a fura

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