Indovinello: cos’è quella cosa di plastica, lunga un metro, dai colori vivaci che emette un suono a metà strada tra un elefante e un milione di zanzare?
Facilissimo: è la vuvuzela, la rumorosa tromba usata dai tifosi di calcio del Sudafrica, arrivata ben presto a simboleggiare lo sport nel paese.
Vuvuzela: una parola (e una melodia) passata da locale al globale nel giro di poche ore dal calcio d’inizio dei mondiali di calcio in Sudafrica. E’ lei la responsabile del famigerato ronzio che fa da sottofondo alle partite.
Il livello di rumore prodotto da una vuvuzela suonata a squarciagola è pari a 127 decibel (un tamburo arriva a 122 decibel, il fischio di un arbitro a 121,8). La soglia di tolleranza è fissata dall’OMS in 60 decibel diurni e 50 notturni.
Un suono che molti amano (in primis i sudafricani) e in tanti detestano (sparsi per il globo), arrivando addirittuta a proporre di vietarlo allo stadio. Ma gli organizzatori della Coppa del Mondo hanno rifiutato, chiedendo ai fan di abbracciare la cultura sudafricana e il suo modo di festeggiare.
Noi siamo d’accordo: che Vuvuzela sia!
Originariamente fatta di latta, la vuvuzela è prodotta in plastica solo da nove anni a questa parte.
L’antenato della vuvuzela (denominato Icilongo o Mhalamhala) era tradizionalmente realizzato in corno di kudu (una sorta di antilope).
Il settore al giorno d’oggi produce un giro d’affari di svariati milioni di euro in Sud Africa e in Europa.
In tutto ciò, noi di marraiafura.com vediamo la questione da un altro punto di vista.
Ovvero che farne di tutte queste vuvuzelas quando si rompono e vengono gettate via? Essendo per lo più realizzate in plastica, sono un potenziale eco-disastro!
Ma che ci crediate o no, forse la soluzione c’è! Sì, perché esistono vuvuzelas eco-friendly!
Obsidian Glass ne produce alcune. Made in Swaziland, 100% in vetro riciclato, queste vuvuzelas sono soffiate a mano e modellate da un maestro soffiatore di vetro.
Sono prodotte dall’unica fabbrica in Africa che realizza vetro soffiato.
Dal momento che sono di vetro, producono un suono brillante e risonante. Il vetro può essere decorato con nomi e i colori della squadra del cuore.
KELP è l’acronimo di Kelp Environmental Learning Project. Si tratta di una piccola fabbrica sudafricana, volta a promuovere la consapevolezza ambientale impiegando e formando artisti locali.
KELP realizza vuvuzelas da alghe essiccate raccolte sulle spiagge.
I pezzi sono dipinti con disegni che variano a seconda delle forme del corno: mare, fiori o animali a tema. Le vuvuzelas destinate ai tifosi di calcio sono per lo più decorate con strisce dei colori delle varie squadre partecipanti ai mondiali.
Amate le vuvuzelas e pensavate di comprarne una ma il Sudafrica è lontano e il negozio sotto casa non le vende o ha solo quelle di plastica inquinante?
Marraiafura.com vi regala l’inimitabile e implacabile Si bemolle: potete sentirlo tutte le volte che volete, senza spargere plastica per il pianeta!
Fonte: treehugger.com
Pubblicazione: 21/06/2010 – Ultimo aggiornamento: 21/06/2010
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