Nasce il nuovo prototipo di “salvapizza“: un contenitore da asporto in cartone, frutto di una sperimentazione condotta a più mani da Comieco, dai produttori di imballaggi in cartone, dai maestri della pizza e dai produttori delle migliori materie prime.
Qualche numero sui cartoni per la pizza da asporto? In Italia vengono prodotti ogni anno circa 620 milioni di pezzi (450 milioni di pezzi per il mercato estero e circa 170 milioni per quello interno). Mangiare la pizza a casa è un’abitudine per 9 italiani su 10, con una media di almeno 1 volta a settimana per quasi 1 italiano su 4 (indagine condotta da AstraRicerche per Comieco).
A innovare e migliorare la qualità dell’imballaggio ci ha pensato un pool di esperti (IPI – Gruppo Seda, Future Brand, Enzo Coccia Maestro Pizzaiolo, Annalisa Spa, Antico Molino Caputo) che, in collaborazione con Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) ha realizzato un prototipo “salvapizza” in cartone, presentato recentemente a Napoli.
Oltre a garantire le condizioni igienico-sanitarie (è realizzato con carte vergini stampate con inchiostro alimentare) il nuovo prototipo, in cartoncino microonda, permette alla pizza di “respirare” grazie alle apposite fessure laterali, che consentono al vapore di uscire ma proibiscono all’aria di entrare, preservando più a lungo il profumo e la fragranza della pizza.
Nella realizzazione del salvapizza, particolare attenzione è stata dedicata alle possibilità di riciclo del contenitore usato. Il cartone può essere facilmente diviso in due parti: la parte superiore, non intaccata da sugo e mozzarella, può essere staccata e finire nella raccolta carta.
Link: comieco.it | via: ecoblog.it
Fonte: comunicato stampa
Pubblicazione: 06/07/2010 – Ultimo aggiornamento: 06/07/2010