mcdonalds_pubblicita_contro“Consequences” (Conseguenze). Si intitola così la pubblicità contro McDonald’s, e in generale contro i fast food e il loro cibo, lanciata dalla Physicians Committee for Responsible Medicine (PCRM), un’associazione di medici di Washington.

Uno spot che vuole essere una dura provocazione: un cadavere sul lettino dell’obitorio stringe tra le mani un hamburger, il suo ultimo pasto.

A seguire una voce fuori campo che elenca i rischi legati ad un’alimentazione sbagliata, suggerendo l’alternativa corretta: Colesterolo elevato, pressione alta, infarti. Stasera mangia vegetariano”.

E il famosissimo marchio, con lo slogan (I’m lovin’ it – Mi piace) modificato al passato: I was lovin’ it – Mi piaceva.

L’obiettivo di PCRM è quello di attirare l’attenzione sul forte legame, confermato da studi in materia, tra l’obesità, la morte dovuta a problemi cardiaci e l’alimentazione da fast food, ricca di grassi e sale.

mcdonalds_spot_controDa parte sua, la multinazionale protesta e reputa lo spot “scandaloso, ingannevole e sleale”, si augura che i suoi clienti sappiano valutare il fine essenzialmente propaganditisco del messaggio di PCRM e che facciano scelte di vita e seguano gusti alimentari “giusti per loro”.

Link:
Physicians Committee for Responsible Medicine (PCRM)
La risposta di McDonald’s

Fonte: www.11alive.com
Pubblicazione: 17/09/2010 – Ultimo aggiornamento: 17/09/2010

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1 COMMENTO

  1. Premetto che sarò un pochino polemico. Ho una vera antipatia per McDonald’s… e per le multinazionali in genere. Più che gli effetti sulla salute però ritengo più preoccupanti altri tipi di impatti. Tempo addietro mi è capitato di vedere Super Size Me il film di Spurlock sugli effetti di 30 giornate di pasti da McDonald, allora la mia sensazione immediata fu: chiunque sia abbastanza coglione da voler nutrirsi da MD dovrebbe poterlo fare. Riflettendoci però la situazione è più complessa. Mi viene da pensare ai costi sociali di questo tipo di dieta. Che costi può avere l’esistenza di una McFascia di consumatori assidui frequentatori di MD per un qualsiasi sistema sanitario nazionale? Quali gli altri costi socioeconomici? Penso a una ipotetica piccola focacceria che si ritrova MD a trenta metri, alle condizioni di lavoro che stanno dietro a un prodotto a basso costo? Per non parlare degli impatti ambientali dovuti alla produzione di massa di carne, al consumo di territorio (in media 12 cal di cereali per produrne una di carne) che implica. Insomma MD è dannosa anche per chi non ci va a mangiare.
    Ho letto gli altri vostri articoli sulla multinazionale. Avete la mia stima ogni volta che date addosso a questi stronzi.
    Saluti, Proteustien

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