Un’azienda svedese produce monitor, tastiere e mouse in legno per ridurre l’inquinamento dovuto alle sostanze tossiche e alla plastica dei computer gettati nelle discariche.
Accessori tecnologici con parti in legno per rallegrare l’ambiente di lavoro e, contemporaneamente, limitare l’impatto ambientale dei rifiuti informatici.
C’è forte preoccupazione per l’accumulo di plastica e dei materiali tossici contenuti all’interno dei case, dei chip e degli schermi, che rischiano di contaminare l’ambiente. Molti involucri di plastica dei computer contengono infatti sostanze chimiche che vengono aggiunte per migliorare la sicurezza in caso di incendio. Una volta dispersi nell’ambiente, questi composti cancerosi si accumulano nei tessuti animali e degli esseri umani.
La compagnia Swedx ha cominciato a fabbricare schermi, tastiere e mouse rivestiti di legno proveniente da alberi di foreste cinesi. I prezzi sono leggermente superiori (circa del 30%) rispetto alle versioni tradizionali in plastica.
La sostenibilità di un bene o di un prodotto non è legata solamente alla quantità di petrolio impiegato, e non viene comunicato se si tratta di legno certificato. Ma come sempre in questi casi può essere una buona idea per ripensare almeno in parte gli oggetti di uso quotidiano, cercando di ridurre l’impatto del nostro stile di vita tanto eco-incompatibile.
Link: www.swedx.se
Fonte: Le Scienze – edizione italiana di Scientific American
Pubblicazione: 14/10/2010 – Ultimo aggiornamento: 14/10/2010
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“Marrai a Fura – sostenibilità e partecipazione” (maggiori info qui).
Ricordo di avere già visto questi prodotti oltre un decennio fa e le proporzioni non sono cambiate; il costo supera del 400% i pari prodotti di primari marchi. Erano e sono ancora oggi prodotti di lusso per studi dirigenziali.
Mi infastidisce più di ogni altra cosa che si spendano i valori di ecologia ambientale.
Non conosco il processo di produzione della Swedx ma, da persona di media cultura, suppongo che: 1) i prodotti rivestiti in legno pervengano all’assemblatore nel loro usuale involucro di plastica (che successivamente viene smontato e smaltito); 2) i rivestimenti in legno, per essere a norma in prossimità componenti elettronici, siano trattati con vernici ignifuganti (particolarmente volatili nell’ambiente e con durata garantita di un paio di anni) che, per rimanere tali, devono essere riapplicate con cadenza regolare; 3) per avere quei gioielli sulla propria scrivania si inquina molto più di quanto si faccia credere.
Se letto questo qualcuno trova da dissentire, sono pronto a disquisire sull’argomento.
Questo articolo è stato ripubblicato da IxR