Agenda 21 (A21L)
È il Programma d’Azione dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile approvato a Rio de Janeiro nel 1992 e sottoscritto da oltre 170 nazioni, da applicare su scala nazionale e locale. […] Nel 1994, con la Carta di Aalborg, nell’ambito della Campagna per le Città Europee sostenibili, nasce l’agenda 21 locale. Nei vari continenti sono attivi network di enti locali dedicati all’A21L e sono in corso esperienze di A21L con numerosi progetti di sostenibilità e varie modalità di partecipazione.
Albero dei problemi
Visualizzazione grafica che illustra le relazioni esistenti tra ciò che una comunità produce e i suoi problemi. Chiedendosi il perché un determinato evento avviene, si riesce a costruire la relazione effetto-causa. Si disegna un albero simbolico il cui fusto rappresenta il problema, le radici le cause e i rami gli effetti.
Analisi SWOT
Strumento di pianificazione strategica usata per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un progetto nell’ambito di un processo decisionale, raccogliendo le idee e i commenti dei partecipanti.
BarCamp
Non-conferenza i cui contenuti sono proposti dai partecipanti stessi, che nasce dal desiderio delle persone di condividere e apprendere in un ambiente aperto, con lo scopo di favorire il libero pensiero, la curiosità, la divulgazione e la diffusione dei temi discussi.
Brainstorming
Discussione animata per generare idee nelle quali sono considerate tutte le possibilità. Molto utilizzato come primo passo per creare soluzioni ai problemi.
Capacity building
Capacità di una struttura sociale e di un’organizzazione di individui di sviluppare tutti gli strumenti necessari per lo svolgimento di una vita serena.
Capitale sociale
Lo si può definire come la struttura della rete di relazioni interpersonali che è necessaria al potenziale d’azione dei componenti di una società, alla loro possibilità di perseguire dei fini individuali.
Capitale umano
Abilità degli individui di essere produttivi. Include anche la salute fisica e mentale, la forza, le conoscenze, il vigore, le capacità, le motivazioni e l’atteggiamento verso la cooperazione.
Comunità
Una comunità è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente fisico e tecnologico, formando un gruppo riconoscibile, unito da vincoli organizzativi, linguistici, religiosi, economici e da interessi comuni. Esistono tanti tipi di comunità, da quelle territoriali a quelle virtuali.
Costruzione del consenso (Consensus Building)
Percorso che aiuta le persone con differenti punti di vista ad interagire e a lavorare insieme in accordo per giungere ad una soluzione che possa soddisfare tutti.
Democrazia deliberativa
Processo basato sulla discussione pubblica tra individui liberi ed eguali, da cui trae la propria legittimità. Non è quindi da intendersi come decisione ma come discussione che precede una decisione. La democrazia deliberativa viene distinta in deliberazione strategica o negoziale (gli attori partecipanti cercano di aggiustare le loro preferenze in modo da realizzare i propri interessi-desideri) e deliberazione non strategica o dialogica (cambiamento degli orientamenti dei partecipanti coinvolti in relazione al perseguimento di fini condivisi, per progetti di bene comune, di interessi generali). Viene ulteriormente distinta una istituzionalizzazione forte della democrazia deliberativa (forme e spazi in contesti istituzionali in modi formalizzati, le cosiddette arene deliberative, dove i partecipanti si incontrano consapevoli di contribuire a quel processo decisionale; inoltre dovrebbero permettere una maggiore considerazione degli interessi altrui) e una istituzionalizzazione debole (forme di relazione in contesti istituzionali non specificamente dedicati), in base al luogo in cui avviene.
Democrazia partecipativa
Processo che prevede il coinvolgimento diretto delle persone nelle decisioni che devono essere prese e che le riguardano. Non si passa quindi più attraverso rappresentanti eletti formalmente. Esistono strumenti di partecipazione introdotti volontariamente, altri indicati dalla normativa.
E-government
Applicazione di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione a supporto delle interazioni tra cittadini e pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di migliorare l’erogazione di servizi in termini di efficacia, efficienza e qualità.
E-democracy
Insieme dei processi e delle metodologie che utilizzano le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni.
Electronic Town Meeting
Metodo per discutere ed esprimersi a proposito di politiche pubbliche, che coniuga la discussione su piccola scala, con il confronto su vasta scala, grazie al supporto di tecnologie avanzate. Empowerment Sviluppo di capacità e crescita di autostima negli individui o nella stessa comunità: si diventa più consci delle conseguenze delle proprie azioni e degli obiettivi che si vogliono perseguire.
European Awarness Scenario Workshop (EASW)
Obiettivo generale di un seminario EASW, ideato e promosso dalla Direzione Generale Enterprise, Programma Innovation, dell’Unione europea, consiste nell’identificare le differenti combinazioni di tecnologia, politiche pubbliche e possibili azioni da realizzare da parte di singoli individui e dalla società in generale per realizzare forme di sviluppo sostenibile a livello urbano.
Facilitatore
Persona che supporta un processo partecipato, senza intervenire sui contenuti, garantendo a tutti i partecipanti di esprimersi, seguono una procedura di lavoro strutturata e guidata da un facilitatore.
Governance
Un modello decisionale che prevede il coordinamento tra istituzioni pubbliche appartenenti ai diversi livelli, organizzazioni collettive e attori privati, in cui le risorse di autorità e controllo gerarchico delle prime vengono equilibrate da forme di concertazione, volte a promuovere il consenso sulle politiche e la cooperazione sociale.
Government
All’interno di una organizzazione è l’autorità che stabilisce i ruoli, le leggi e i regolamenti. In altri termini è la forma più tradizionale di assumere decisioni, dall’alto verso il basso.
Gruppo d’azione
Organizzazione informale finalizzata al raggiungimento di un obiettivo, generalmente attraverso una discussione pubblica e visibile.
Gruppo di lavoro
Le persone lavorano insieme in piccoli gruppi di 8-15 in modo che tutti possano discutere, esprimersi, imparare e progettare insieme. I gruppi possono lavorare in modo formale o informale, seguendo una scaletta di argomenti o in modo completamente libero.
Intervista
Conversazione in cui domande preparate in precedenza vengono rivolte ad un gruppo di persone o ad un singolo individuo. Nell’ambito di processi partecipati è utile per raccogliere informazioni in fase di impostazione delle attività oppure può essere proposta ai proponendo un metodo e domande di lavoro, scandendo i tempi delle sessioni di lavoro; a seconda del contesto e del ruolo specifico che ricopre può essere anche chiamato moderatore o animatore.
Fasi del processo partecipativo
La partecipazione può essere circoscritta solo ad alcune fasi del ciclo di vita di un processo o può svilupparsi trasversalmente all’analisi dei problemi , all’ideazione delle soluzioni , all’elaborazione delle soluzioni, alla realizzazione e gestione, alla verifica e valutazione.
Focus group
Modalità di lavoro per raccogliere il parere di un piccolo gruppo di persone su un tema specifico. I componenti del gruppo possono essere scelti in modo mirato o casuale.
Forum
Spazio/iniziativa avente varie finalità tra cui l’individuazione di informazioni sicure, la creazione di nuove idee, la formazione di rapporti e di comunicazione tra i vari gruppi interessati.
Giuria di Cittadini (Citizens Jury)
Metodo che consente di raccogliere il parere e i contributi di cittadini, preventivamente informati (attraverso materiale e con la testimonianza di esperti), in merito a decisioni di carattere pubblico.
GOPP / PCM / LFA
Il GOPP (Goal Oriented Project Planning – Progettazione orientata agli obiettivi) è un metodo innovativo per realizzare incontri di lavoro in cui i diversi attori-chiave ed i beneficiari di un progetto seguono una procedura di lavoro strutturata e guidata da un facilitatore. Quando si parla di GOPP, si parla anche di PCM (Project Cycle Management – Gestione del ciclo del progetto) e LFA (Logical Framework Approach – Approccio del quadro logico).
Livello di partecipazione
La partecipazione può assumere diverse forme: informazione (l’ente promotore del processo fornisce indicazioni su una politica o un progetto che intende realizzare; l’analisi, le valutazioni e le decisioni sono già state effettuate; gli attori coinvolti hanno solo l’opportunità di essere informati); consultazione (gli attori sono ascoltati e hanno l’opportunità di influenzare le decisioni, tramite le informazioni e le opinioni che forniscono); progettazione partecipata (l’analisi dei problemi e l’elaborazione di soluzioni sono definiti congiuntamente dai vari attori e dall’Ente pubblico che promuove il processo/progetto; le decisioni per la loro realizzazione sono di tipo multisettoriale in base a competenze, risorse e responsabilità: alcune da parte dell’ente promotore, altre da parte dei singoli attori che hanno partecipato, altre in partnership); empowerment (gli attori sono in grado di definire e gestire autonomamente progetti/azioni, anche se spesso in collaborazione con l’ente pubblico).
Mappatura
Individuazione degli stakeholders, singoli o organizzati, potenzialmente interessati alla questione da discutere.
Matrice
Diagramma sotto forma di griglia che permette il confronto di più variabili. Serve per valutare le differenti opinioni, per registrare gli interventi dei partecipanti e per strutturare la discussione.
Mediazione
Processo volontario in cui si aiutano gli individui a risolvere le loro controversie tramite l’intervento di una persona neutrale.
Memorandum di lavoro
Regole di lavoro consegnate e condivise con i partecipanti all’inizio di un processo partecipato.
Metodologia di discussione
Consiste nello strutturare efficacemente la comunicazione: ogni persona presente deve essere in grado di partecipare ed esprimere le proprie opinioni.
Open space technology (OST)
Metodologia che permette di creare workshop e meeting nel corso dei quali i partecipanti, a partire da una domanda di apertura individuata dai promotori, lavorano in gruppo creando liberamente il proprio programma di discussione.
Outreach
Andare dalle persone a chiedere opinioni e consigli invece di aspettarli da loro. Generalmente utilizzato all’inizio di un processo partecipato, in fase di impostazione e di raccolta di informazioni.
Piano d’azione
Insieme di azioni/interventi/progetti, per ognuno dei quali viene specificato chi li porterà a termine e con quale tempistica.
Planning for real
Metodo che permette di coinvolgere la comunità nella pianificazione e nello sviluppo del proprio contesto di riferimento e che prevede l’utilizzo di modelli in cartone, sulla base di priorità precedentemente evidenziate su carta.
Progettazione partecipata
Progettazione che prevede la partecipazione anche di coloro che saranno i fruitori dell’oggetto o del luogo che si sta progettando.
Punto di vista della comunità (Community visioning)
Pensiero diffuso nella comunità riguardo a come dovrebbe essere il futuro. Questa visione può essere definita attraverso lavori di gruppo che aiutano a costruire un’immagine condivisa tra i vari attori su come sarà il futuro di un posto, di un’area più estesa o dell’organizzazione. Questo approccio viene spesso utilizzato dalle autorità locali durante il processo di Agenda 21 o in workshop scenari EASW.
Sessione plenaria
In diversi processi partecipativi è la riunione in cui intervengono tutti i cittadini e gli stakeholder coinvolti in un determinato processo locale. Spesso apre e chiude le attività precedentemente svolte in piccoli gruppi separati.
Simulazione
Si ricrea un’azione o un evento in modo da ottenere maggiori informazioni ed impressioni prima di formulare un qualche progetto/piano.
Sindrome Dad (Decido-Annuncio-Difendo)
Una modalità di consultazione a valle del ciclo di vita del processo decisionale, con la quale il decisore politico, forte della legittimazione ottenuta dal mandato, sceglie di elaborare e conseguire un progetto, concordandone gli aspetti strategici con tecnici e in tavoli di concertazione bilaterali, in particolare con quegli attori che si ritiene imprescindibile coinvolgere.
Sindrome Nimby (Not in My Back Yard – Non nel mio giardino)
Sintetizza un atteggiamento di rifiuto da parte di cittadini e associazioni organizzati in comitati locali di fronte a progetti previsti nel territorio in cui vivono o operano.
Sindrome Nimo (Not In My Office – Non di pertinenza del mio ufficio)
Intesa come tendenza alla deresponsabilizzazione diffusa, all’interno delle istituzioni e dei vari uffici, rispetto alla risoluzione del conflitto in corso da gestire o all’eventualità di intraprendere o sostenere percorsi di processi decisionali inclusivi.
Società civile
L’arena dell’attività di cittadini organizzati al di fuori del settore statale e di mercato. Persone che si riuniscono per definire, esprimere chiaramente ed agire sui propri interessi attraverso varie forme di organizzazione ed espressione.
Stakeholders
Portatori di interesse (o attori sociali, o interlocutori) potenzialmente interessati ad una questione che viene discussa nell’ambito di un processo partecipato. Gli stakeholders possono essere gruppi organizzati e singoli cittadini, parti sociali tradizionali ed organizzazioni di recente costituzione.
Stakeholders engagement
Attività di mappatura e coinvolgimento dei portatori di interesse nell’ambito di un processo partecipato.
Studio di caso
Descrizione di un progetto. Utilizzato per aiutare gli altri a comprendere come funziona il progetto o come non ha funzionato.
Studio di fattibilità
Esame di quanto un’idea sia realmente attuabile, solitamente esposto in un apposito rapporto conclusivo.
Sviluppo sostenibile
Sviluppo che incontra le necessità delle generazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di incontrare le proprie.
Valutazione di comunità
Una comunità realizza un’indagine su se stessa, per identificare i bisogni e le opportunità. Di solito basata su di un questionario auto-completato ideato dalla comunità e consegnato ad ogni cittadino.
Valutazione di impatto ambientale
Processo che valuta tutti i possibili impatti ambientali di una determinata opera che deve essere realizzata. L’autorità locale predisposta può richiedere obbligatoriamente questa valutazione per opere facenti parte di categorie da lei stessa definite.
Valutazione partecipata (Partecipatory appraisal)
Approccio che migliora la comprensione profonda della comunità o di alcuni suoi aspetti. Si basa sulla partecipazione della comunità e su una varietà di tecniche di visualizzazione. Permette alle persone di condividere e confrontare le loro condizioni di vita, le conoscenze, le percezioni, le aspirazioni, le preferenze e i piani di azione.
Visione
Immagine di come le cose dovrebbero essere in futuro. Può essere illustrata a parole o con immagini. È una guida utile per i progetti di sviluppo e per stabilire le priorità. Avere una visione significa essere creativi e dotati di immaginazione.
Visita sul campo
Escursioni e visite guidate presso luoghi o persone oggetto di analisi, tramite interviste e osservazioni dirette. Spesso vengono utilizzate nell’ambito di processi di urbanistica partecipata.
Visualizzazione guidata
Processo di gruppo in cui vengono utilizzate tecniche di visualizzazione che permettono di definire un obiettivo comune.
World cafè
Processo creativo per facilitare il dialogo e per condividere conoscenze e idee. Nel processo viene ricreata l’ambientazione di un cafè e i partecipanti discutono temi e questioni in piccoli gruppi, seduti intorno a diversi tavoli, per sessioni consecutive.
Definizioni tratte dal volume “La Partecipazione in poche parole” piccolo glossario dei concetti guida, delle metodologie, degli strumenti e delle tecniche per partecipare, edito nel 2009 dal Servizio comunicazione ed educazione alla sostenibilità della Regione Emilia-Romagna.