Tanto si è detto sui referendum del 12 e 13 giugno. Ma mancavano Guzzanti e Spinoza.
Guardate il video (imperdibile!) del grandissimo Corrado Guzzanti e le battute (spettacolari!) del blog collettivo Spinoza.
Maltempo si spera (Spinoza.it)
Referendum, si voterà il 12 e il 13 giugno. Ma solo nei seggi elettorali che aderiscono all’iniziativa.
(Quattro sì per dire no. Un referendum a misura di donna)
I referendum riguarderanno Berlusconi e l’uso del nucleare. Ma sono due quesiti diversi.
Tra i quesiti c’è quello dove si è chiamati a decidere se non fare le centrali nucleari o protestare dopo per non averle vicino casa.
Questi referendum potrebbero avere implicazioni terribili. Tipo doversi leggere i quesiti.
Gli italiani saranno di nuovo chiamati a esprimersi sul nucleare. Finché non daranno la risposta giusta.
Sul nucleare pesa la questione delle scorie: vengono ammassate a tempo indeterminato in attesa dello smaltimento, la gente ne ha paura, nessuno le vuole e spesso finiscono in fondo al mare. Dov’è il problema? Con gli immigrati funziona.
I primi due quesiti riguardano l’acqua. Chiamato alle urne il 65% di ogni avente diritto.
Bossi: “Il quesito sull’acqua è attraente”. Il fascino dell’ignoto.
Si parla pochissimo del legittimo impedimento. È che non ci sembra vero poter parlare anche d’altro.
Si voterà anche per abrogare il legittimo impedimento del presidente del Consiglio. Ma voi per semplicità immaginate che sulla scheda ci sia scritto “Vuoi che Berlusconi vada in galera?“
Berlusconi ricorre alla Consulta tentando di bloccare il referendum. Comincia già a sentire la punta.
Il referendum sul nucleare si farà anche grazie ad Adriano Celentano. O almeno lui è convinto così.
La decisione della Cassazione è giunta a sorpresa. Ormai non si parlava nemmeno più di Fukushima.
Berlusconi: “Il referendum sull’acqua è demagogico, quello sul nucleare è inutile”. Allora mi dia solo quello divertente.
Il premier sembra intenzionato a lasciare libertà di voto. Uno prima di morire le vuol provare tutte.
“Ai nostri elettori daremo libertà di coscienza”. E in euro quanto fa?
Alla vigilia del voto Berlusconi promette tagli alle tasse. Un colpo di scena del genere non si vedeva dai tempi di Titanic.
Giornalista del Tg1 sbaglia la data dei referendum. Poi si dice contrario al divorzio.
Pronta la rettifica dell’edizione serale: non è un giornalista.
In vista del voto si temono brogli: il rischio è quello di migliaia di astensioni false.
Enel, rubate informazioni segrete sul programma nucleare. Giusto per ribadire il concetto di sicurezza.
Veronesi: “Senza il nucleare l’Italia muore”. Umberto, quella è l’acqua.
Anche Margherita Hack è d’accordo sul nucleare. Conosce gli atomi personalmente.
Vasco Rossi: “La Francia ha il nucleare, tanto vale che ce l’abbiamo anche noi”. Anche se questa frase un senso non ce l’ha.
(Vasco è favorevole al nucleare. Con un po’ di fortuna gli eviterà di dover lavorare a un altro album)
Dopo il Tg1, anche il Tg2 sbaglia la data del referendum. Ora è di nuovo giusta.
I principali tg pubblici sbagliano le date dei referendum. Poi rimediano con un appello di Alessandro Natta.
Molti andranno al mare. Hanno saputo che si vota anche sull’acqua.
Il Pdl detta la linea ai suoi elettori: “Non fate il bagno dopo mangiato”.
Sul nucleare pesa l’incognita degli italiani all’estero: potrebbero vendicarsi.
Berlusconi prepara un viaggio a Sidney nella data del referendum. Per le prossime politiche pensa a Caracas.
Bossi: “Non andrò a votare”. Teme di finire come la sora Lella.
Il Papa dice no alla convivenza e alle coppie di fatto. Gli annulleranno la scheda.
“Non dobbiamo politicizzare i referendum” ha dichiarato Pierluigi Bersani, 59 anni, casalinga.
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Pubblicazione: 12/06/2011 – Ultimo aggiornamento: 12/06/2011
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