L’Orto di Emilio è il primo orto urbano nato in Sardegna su un terreno pubblico.
E’ stato realizzato a Settimo San Pietro (in provincia di Cagliari) dalla Onlus terraterra con la collaborazione del Comune, che ha concesso in uso all’associazione circa 1.100 mq di proprietà comunale in via Emilio Lussu.
Lo spazio è stato inaugurato ufficialmente sabato 11 giugno 2011 alla presenza del Sindaco Costantino Palmas.
E’ composto da un’area comune e da piccoli lotti di 25 mq ciascuno da affidare a singoli orticoltori, e rappresenta il progetto pilota della neonata associazione, uno strumento per attività di informazione e animazione dirette a favorire la realizzazione di altri orti sociali nel territorio di Settimo San Pietro.
L’autoproduzione collettiva alimentare è una forma di cittadinanza attiva in chiave anti-crisi (già peraltro sperimentata in Sardegna a Nuoro, nel rione Preda Istrada, su un piccolo fondo della Parrocchia di San Giovanni Battista) e rappresenta per per gli organizzatori la possibilità di costruire percorsi di inclusione sociale e di educazione ambientale, nella condivisione di stili di vita sobri e responsabili.
E così l’Orto di Emilio diverrà un luogo di incontro, di promozione delle colture tradizionali e del consumo critico, aperto alle visite di tutti i cittadini, con serate divulgative sugli stili di vita, sulle caratteristiche degli alimenti locali e sui principi della coltivazione biologica.
Destinatari privilegiati delle attività di animazione saranno i bambini delle scuole dell’obbligo e si punterà sul coinvolgimento degli anziani, che saranno sia dei “maestri” per gli orticoltori (in quanto detentori dei saperi tradizionali) sia degli utenti dell’orto (per condividere con i volontari la gioia del lavoro all’aria aperta).
Oltre al reclutamento di nuovi soci, le attività che vedranno impegnati i coltivatori sono l’organizzazione di seminari e incontri con agronomi, agricoltori e altri specialisti sui temi della conoscenza del territorio e dell’orticoltura biologica, la collaborazione con associazioni ed enti, la creazione di un semenzaio e di una compostiera comune, la bonifica e la lavorazione di un pezzo di terra condiviso (preparazione del terreno, piantumazione e semina, irrigazione) con l’individuazione di piccoli lotti di studio, una Banca del tempo e degli attrezzi e, infine, l’apertura di una rete di scambio gratuito tra orticoltori di sementi biologiche e locali.
Terraterra Associazione Onlus
+39 340 1802240 | +39 347 4194819
terraterrasegreteria@tiscali.it
Fonte: comunicato
Pubblicazione: 07/07/2011 – Ultimo aggiornamento: 07/07/2011
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“Marrai a Fura – sostenibilità e partecipazione” (maggiori info qui).
si potrebbe pensare qualcosa di simile ad olbia per seguire un percorso nel cortile della nostra scuola? noi contiamo già sulla collaborazione dell’agenzia Laore, ma ci manca una guida diretta per quanto riguarda la creazione dell’orto.