Irene GrandiQualche settimana qui su Marraiafura abbiamo dato spazio ad una campagna della PETA contro l’uso delle pellicce, dal potente titolo “Ink not Mink” ovvero “Tatuaggi, non pellicce”, il cui focus era appunto quello di mostrare la propria pelle e lasciare che gli animali si tenessero la propria. Condivisibile come punto di vista.

Com’è come non è, sono passate poche settimane e l’argomento è tornato prepotentemente alla ribalta tra i media nostrani, molto spesso indifferenti all’argomento ma pronti a mettere in funzione il tritacarne quando più pare opportuno.

Il casus belli questa volta è stato il concerto di capodanno trasmesso dalla RAI, nel quale Irene “BumBumBatteIlCuoreBumBum” Grandi si è presentata sul palco con una pelliccia di Alpaca che ha mandato su tutte le furie le associazioni ambientaliste, e soprattutto il gruppo Cento per cento animalisti, che ha scatenato una campagna di stampa contro la cantante, arrivando anche ad affiggere manifesti di protesta fuori dalla sede milanese della casa discografica Warner Music, l’etichetta della cantante fiorentina.manifesti_irene_grandi_pelliccia

Questo il tagliente comunicato dell’associazione animalista: «L’industria delle pellicce è in crisi, e tutte le occasioni sono buone per fare pubblicità, compresa quella occulta, che è la peggiore – sostiene il gruppo animalista -. Se persone cosiddette importanti indossano la pelliccia, viene lanciato un messaggio di promozione che ha presa su chi è più debole, ignorante, suggestionabile: gli unici che oggi aspirano a possederne una».

Ma Irene Grandi non ci sta a passare per la Crudelia Demon della situazione e ha pensato bene di rispondere sulla sua pagina Facebook per chiarire la sua posizione. Queste le sue dichiarazioni in merito alla vicenda: «Mi dispiace di aver ferito la sensibilità degli animalisti,  chiedo solo di non essere giudicata e insultata cosi ferocemente ancor prima di una mia risposta in merito. Voglio specificare che il copri spalla indossato durante la terza esibizione del Capodanno su Raiuno era di pelle di Alpaca, un animale molto usato ad esempio nella cucina cilena, peruviana e boliviana. Non si trattava quindi di un capo di pelliccia ottenuta dallo scuoiamento di animali vivi,crudelia demon allevati appositamente e malamente per questo fine. È una cosa a cui anche io sono fortemente contraria e di cui sono inorridita. Ma come sapete ho sempre fatto uso di giubbotti, stivali e accessori di pelle. Cosi come sapete che ho sempre mangiato carne. Quindi non capisco perché, in questa occasione, ci sia stato questo accanimento cosi aggressivo. Ho una filosofia di vita che ho sempre messo in pratica e di cui ho sempre parlato: l’animale, se usato per il nutrimento, è bene che sia usato in toto, senza sprechi inutili. È per questo che non rifiuto l’uso del cuoio come accessorio. So che viene da un animale già usato nella nostra catena alimentare. Ci sono diversi modi di pensarla al riguardo , di certo ammiro chi fa una scelta di vita estrema, come quella di non far uso di nessun animale né suo derivato, ma io non l’ho fatta. Cerco solo di stare attenta nel mio piccolo a non essere complice di pratiche barbare, come quella appunto dell’uso di pellicce che derivano da allevamenti appositi e cerco di impegnarmi ogni giorno facendo scelte eco-sostenibili. È per questo che ho affiancato nel tempo campagne come quella del WWF, di Legambiente, di Greenpeace. Queste parole non sono per giustificarmi, ma per esprimere il mio punto di vista in merito, soprattutto perché trovo ingiuste alcune affermazioni che mi avete rivolto».

Questa orazione difensiva vi ha convinto o vi sembra solo un ipocrita salvataggio in calcio d’angolo? Pensate che gli animalisti siano degli esagerati talebani o pensate che abbiano tutte le ragioni per arrabbiarsi in questo modo?

Decidete un po’ voi, solerti lettori di Marraiafura, se in questo caso convenga essere inorriditi, solidali o semplicemente indifferenti.

irene_grandiirene-grandi-pelliccia_2irene-grandi-pelliccia_1Pubblicazione: 05/01/2012 – Ultimo aggiornamento: 05/01/2012

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Marrai a Fura – sostenibilità e partecipazione” (maggiori info qui).

2 COMMENTI

  1. penso che questi animalisti abbiano esagerato alla grande, facendola piu’ grande di quella che è…. per produrre quel coprispalle non è stato scuoiato nessun animale… non vedo perchè sti qua debbano continuare con gli insulti….

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