Chi visita Budapest per la prima volta rimane spesso sorpreso dall’architettura imponente e maestosa dei suoi edifici, dal respiro da grande capitale europea, dall’atmosfera cosmopolita e perché no, dalla sua vita notturna. Non a caso nel 2012 la celebre casa editrice di guide turistiche Lonely Planet ha realizzato una classifica sui migliori bar del mondo, e sul podio sono saliti due luoghi ben noti a chi bazzica la capitale ungherese. Se il primo posto è occupato da A38, una nave cargo ucraina attraccata sul Danubio che è stata “riciclata” in un locale che offre alcuni dei migliori dj e concerti rock del momento, la medaglia di bronzo è stata assegnata a Szimpla, il più rinomato Ruin Pub in città.
Il Ruin Pub è una categoria di bar tipica di Budapest. Collocati in vecchi edifici in disuso o stato di abbandono, salvandoli spesso da un’inevitabile demolizione, e arredati da artisti e designer locali in stile retrò con materiale riciclato, questi bar hanno rivitalizzato il vecchio quartiere ebraico della città, trasformandolo nel centro della movida cittadina. Oltre a mostrare il potenziale di edifici dimenticati e trascurati, il Ruin Pub è un modello da seguire per un altro motivo: questi bar non sono votati a un divertimento fine a sé stesso, al contrario si stanno rivelando uno straordinario propulsore della scena alternativa locale e della sostenibilità urbana.
Prendiamo Szimpla, il più longevo bar budapestino di questa categoria (è attivo fin dal 2002): una domenica al mese Szimpla ospita un mercato delle biciclette, indirizzato a tutti gli appassionati di bici o ai nuovi arrivati in città che vogliono attrezzarsi con una due ruote, offre inoltre un bici-noleggio, un ufficio informazioni, ospita riunioni di associazioni culturali o ambientaliste, oltre ad attività culturali tra le più svariate, da cine-club all’aria aperta a concerti.
L’ultima iniziativa è il Szimpla market: da più di un anno Szimpla ospita ogni domenica mattina un mercato di prodotti biologici e locali. Dalle 9 alle 14 è possibile comprare direttamente dai produttori verdura, frutta, marmellata, salumi, formaggi, funghi e molto altro, a prezzi decisamente abbordabili. Normalmente viene anche preparato un pranzo comunitario con opzione vegetariana, che può essere acquistato dietro donazione. Grazie allo scenario suggestivo, ad artisti di strada e musicisti che si esibiscono durante la mattinata, il mercato biologico del Szimpla si sta trasformando poco a poco in un piacevole rito domenicale per una clientela variegata di giovani e meno giovani. Se le famiglie e i salutisti sono sicuramente i clienti più mattinieri, verso mezzogiorno iniziano invece ad apparire facce stanche e assonnate, che provano a riprendersi dalla nottata precedente con un caffè, o ancora meglio con una birra.
Insomma, per via di tutte queste iniziative che incentivano la sostenibilità e arricchiscono la comunità, è decisamente riduttivo definire Szimpla un pub. Questo spazio è un ottimo esempio di come un luogo di divertimento può interagire con la città e influenzarne positivamente stili di vita, abitudini, e perché no, anche lo sviluppo urbano.
Pubblicazione: 22/11/2013 – Ultimo aggiornamento: 22/11/2013
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“Marrai a Fura – sostenibilità e partecipazione” (maggiori info qui).