guida-ostelli-sostenibiliHostelsClub.com, il sito per prenotare gli ostelli in tutto il mondo, ha pubblicato una breve guida agli ostelli sostenibili.

Sono segnalati i migliori eco-ostelli del mondo, strutture che hanno deciso di abbinare al divertimento e ai prezzi bassi tipici degli ostelli una forte attenzione all’ecologia e all’impatto sulla natura.

Esempio da seguire per gli ostelli che vogliono ottenere la green key, il marchio internazionale di certificazione per lo sviluppo sostenibile del turismo, rilasciato dalla FEE (Foundation for Environmental Education, ovvero Fondazione per l’Educazione Ambientale).

Riportiamo sotto parte della guida agli ostelli sostenibili.

Maggiori info su www.hostelsclub.com/article-it-957.html

â–º Italia

Iniziamo il nostro viaggio a Milano, dove lo storico ostello Piero Rotta ha deciso di abbinare i lavori di restauro con lo sviluppo di strategie e tecniche per convertire la struttura in un ostello ad impatto zero.

I lavori di adeguamento sono stati realizzati con la consulenza del politecnico di Milano.

Gli interventi riguardano risparmio energetico, bioedilizia, sostenibilità ambientale e materiali innovativi (vengono utilizzati sia pannelli solari per produrre energia elettrica e acqua calda, sia fonti geotermiche per la refrigerazione in estate).

â–º Spagna

Passiamo a Barcellona, città che sta investendo molto sulle tematiche ambientali. Un ostello nuovo di zecca e ricco di servizi, lo Urbany Hostel, fa della sostenibilità ecologica il suo fiore all’occhiello.

Alcune delle caratteristiche che rendono lo Urbany Hostel un ostello verde:

â–º facciata in grado di assorbire il rumore;
â–º sistema di raccolta dell’acqua piovana;
â–º riciclo e riutilizzo del 50% delle acque;
â–º impianti ad elevata efficienza energetica;
â–º lampade a basso consumo;
â–º uso di energia fotovoltaica;
â–º materiali di costruzione eco-compatibili.

â–º Germania

Tappa successiva del nostro viaggio a basse emissioni è la Germania, dove a Monaco troviamo un ostello che da anni si impegna nel rispetto dell’ambiente.

Il 4 you Munich, a due passi dalla stazione di Monaco, utilizza una serie di tecnologie per ottimizzare l’efficienza economica nel settore ecologico:

â–º pannelli solari,
â–º arredamenti ecologici,
â–º innovativi sistemi per ridurre al minimo i consumi di energia elettrica, acqua e detergenti,
â–º efficiente sistema di raccolta differenziata (a cui i clienti devono rigorosamente attenersi).

â–º Scozia

Nel centro di Edimburgo, a due passi dalla mitica Royal Mile, troviamo l’High Street Hostel uno storico ostello scozzese (è stato aperto nel 1985 e si trova in un antico edificio, risalente al 1564) che ha deciso di puntare tutto sull’eco-compatibilità.

L’High Street ha compensato le sue emissioni grazie all’acquisto di una foresta di più di 75 ettari, che assorbe una quota maggiore delle emissioni di CO2 prodotte dalle attività dell’ostello.

Inoltre pratica con metodicità il riciclo dei rifiuti e utilizza elettricità ricavata soltanto da fonti rinnovabili e non nucleari.

â–º Svizzera

A Zurigo segnaliamo lo Zurich Youth Hostel uno degli ostelli più moderni al mondo, ricavato dalla ristrutturazione di un edificio anni ’60.

Lo Zurich Youth Hostel è in grado di vantare diversi riconoscimenti nel campo dello sviluppo economico e sociale, ma soprattutto per il suo impegno in campo ambientale.

Questo ostello ha ottenuto varie certificazioni che attestano il suo impegno nella riduzione nei consumi (di energia, acqua e rifiuti), nell’utilizzo di materiali ecologici e nell’acquisto di merci eco-compatibili.

â–º Irlanda

Concludiamo il nostro viaggio in Irlanda, dove si può soggiornare in uno degli ostelli della catena Sleepzone.

Lo Sleepzone Galway, lo Sleepzone Connemara e lo Sleepzone – The Burren sono 3 ostelli accomunati da fantastici contesti naturali e grande attenzione all’ambiente.

Pannelli fotovoltaici, utilizzo di energia elettrica esclusivamente prodotta da sistemi eolici, lampadine ed elettrodomestici a basso consumo, isolamento termico, incentivi al trasporto pubblico per i clienti ed adesione ai prinicipi promossi dalla campagna Leave No Trace, che punta ad una maggiore sensibilità nei confronti della salvaguardia del territorio irlandese.

Fonte: hostelsclub.com
Pubblicazione: 07/01/2010 – Ultimo aggiornamento: 07/01/2010

6 COMMENTI

  1. Cari amici di Marraiafura.. grazie per la segnalazione;
    però scusatemi, non riesco a fare finta di niente: proprio in cima alla pagina con cui la Hostelsculb presenta la sua bella trovata, campeggia a grandi lettere la scritta
    “La strada verso il G8 di Copenhagen si fa sempre più breve”
    .. uno sfondone planetario verrebbe da dire .. che come minimo fa venire il sospetto che questi della Hostelsworld in tema di ambiente e di globalizzazione si siano addentrati da poco tempo e si muovano con poca destrezza, se arrivano a confondere una conferenza mondiale dell’ONU con un summit del g8 …
    Detto questo l’iniziativa, come tante, sarà senz’altro lodevole e degna di nota..
    Auguri …….

  2. .. i più malevoli invece potrebbero ipotizzare che citare Copenhagen (senza cognizione di causa) e i cambiamenti climatici possa essere un puro pretesto per farsi pubblicità …….
    (ci starebbe una tiratina di orecchi si dice qui in toscana)

  3. Caro Oliver, forse non hai tutti i torti…

    Come avrai notato, alcune parti dell’articolo infatti non le abbiamo citate 😉 e non è stato un caso.

    Diciamo che si trattava di qualche piccola imperfezione. Ma abbiamo ritenuto opportuno segnalare ugualmente l’articolo-guida. Confidiamo sempre nello spirito critico dei nostri lettori!

    Grazie tante dei tuoi commenti. E’ sempre un piacere sapere che c’è chi legge con attenzione le nostre segnalazioni.

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