A Cagliari è entrata nel vivo la fase di sensibilizzazione dei più piccoli per la “Campagna 1×100 per la Mobilità Sostenibile”.
Sono iniziate venerdì 25 novembre 2011 alla Scuola Primaria di Via Garavetti le lezioni-laboratorio sui temi della mobilità sostenibile e dell’impronta ecologica.
A bambini ed insegnanti sono stati illustrati i temi della campagna, spaziando dal concetto di mobilità sostenibile (in bus, in metro, in bici o a piedi) a quello di Impronta Ecologica (un metodo di misurazione del nostro impatto sul Pianeta).
Alcuni mesi fa sono state invitate le scuole elementari e medie cittadine a partecipare gratuitamente all’iniziativa. Sono attualmente circa 300 gli alunni coinvolti su diverse scuole cittadine con i rispettivi insegnanti e dirigenti scolastici.
Oltre alle lezioni-laboratorio in classe, gestite dalla biologa Patrizia Cuccus, le scuole beneficiano di un ulteriore momento didattico: la messa a dimora di uno o più lecci nei cortili e giardini delle scuole. I bambini prendono così confidenza con i concetti di Impronta Ecologica e compensazione degli impatti (gli alberi possono aiutare a compensare le emissioni inquinanti, producendo ossigeno e assorbendo anidride carbonica).
I primi quattro alberi, donati dall’Ente Foreste, sono stati piantati con la collaborazione dei bambini dal dottore forestale Giorgio Citterio il 7 dicembre nel giardino della Scuola Collodi, in Via Basilicata.
A completare l’opera i pannellini in legno (con il nome comune e scientifico degli alberi) realizzati dall’artista Maestrodascia.
«Stiamo raccogliendo nelle classi, attraverso un breve questionario, i dati sulle abitudini di trasporto degli studenti nel tragitto da scuola a casa. Ci piacerebbe – racconta Marina Boetti, presidente dell’Associazione Pamoja e responsabile della Campagna 1×100 – realizzare una seconda fase della Campagna con la sperimentazione di buone pratiche come il Pedibus o il Bicibus, ossia iniziative di mobilità sostenibile nel tragitto scuola-casa già felicemente sperimentate in diverse parti d’Italia. E’ essenziale che anche i più piccoli si riapproprino del loro territorio e lo attraversino con mezzi più sostenibili e salutari, perché facendo ciò non solo imparano a conoscerlo e a salvaguardarlo ma hanno anche delle occasioni in più per divertirsi socializzando con i propri coetanei!».
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Fonte: comunicato stampa
Pubblicazione: 11/12/2011 – Ultimo aggiornamento: 11/12/2011
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