Nel 2007 a Siviglia un gruppo di amici, tutti colleghi della Facoltà di Scienze Ambientali, ha costruito un progetto che si poneva come primo obiettivo quello di ripensare la vita urbana: la sua cultura, le sue relazioni sociali, lo sviluppo economico, l’uso dello spazio pubblico e il rispetto per l’ambiente.
“Ecolocal“, così hanno chiamato il loro progetto, è iniziato come un ente pubblico che mira a promuovere pratiche rispettose dell’ambiente, concentrandosi sui gravi problemi che affliggono le città. Attraverso conferenze e workshop su temi rilevanti nella vita urbana come il consumo responsabile, iniziative di mobilità sostenibile e iniziative volte ad incentivare il riciclo e il riuso.
Ecolocal è gestito da un gruppo multidisciplinare, composto soprattutto da educatori ambientali che, attraverso progetti educativi, intende trasformare i rapporti tra le persone e il loro ambiente naturale ed umano.
Questo gruppo o associazione si chiama “El Enjambre sin Reina” (che letteralmente significa “Lo sciame senza regina”, ad indicare la struttura orizzontale e priva di gerarchie dell’associazione), e funziona anche come editore di opere di grande interesse, non solo per gli studenti di Scienze Ambientali ma anche per chiunque abbia a cuore il funzionamento delle città XXI secolo.
Due dei suoi lavori più recenti possono essere visualizzati sul sito ufficiale di Ecolocal: “Manuale dell’ambiente urbano” e “La logica dell’ecologico”.
Tre sono le attività che meglio definiscono l’associazione.
Il primo è un negozio, chiamato appunto “Ecolocal” e ispirato al leggendario bar “The Forest” di Edimburgo. L’Ecolocal è uno spazio nel quale si può andare ogni volta che si desidera, lasciare lì oggetti che non si usano più e prendere le altre cose di cui si ha bisogno, lasciate lì da altre persone. Il tutto senza pagare. Senza dubbio, una buona risposta al consumismo sfrenato basato sul motto “acquista e butta via.”
La seconda attività consiste nelle “cene popolari” che l’associazione stessa organizza, preparate con prodotti biologici a prezzi accessibili e con assoluto rispetto per l’ambiente. Inoltre, durante queste cene viene allestito un mercatino nel quale non si comprano né si vendono le cose, ma vengono scambiate. Un’altra risposta buona all’economia di mercato che governa e sovrasta le nostre vite.
La terza e ultima attività di Ecolocal è la banca del tempo: il denaro è sostituito dal tempo come moneta. Inoltre, vengono organizzati workshop, seminari, cineforum, dibattiti su salute e altre tematiche di pubblico interesse.
Ovviamente il negozio – anche dal punto di vista comunicativo e di immaginario collettivo – è la punta dell’iceberg sulla quale si concentra l’attenzione delle persone e dei media, e può agire da formidabile calamita e catalizzatore nei confronti di tutte le altre iniziative proposte dal collettivo.
L’Ecolocal è un nuovo concept store in cui , come dicevamo, non hai bisogno di soldi per comprare i prodotti. Puoi portare via ciò che ti piace, senza ulteriori spiegazioni e senza passare alla cassa. Se vuoi rinnovare il tuo guardaroba in vista della nuova stagione, senza pagare un centesimo, puoi benissimo farlo. Dai un’occhiata, scegli quello che ti piace e puoi prenderlo. Facile.
Ecolocal, è un’iniziativa che mira a promuovere il riciclaggio e la cura dell’ambiente. Questo piccolo negozio, situato nel centro di Siviglia, è nato come punto di incontro in cui informare ed educare al rispetto dell’ambiente. Il suo motto è: “Prendi quello che vuoi, lascia ciò che non serve“. L’idea è stata ben accolta e ben presto sono scaturite da lì un sacco di iniziative collaterali.
Nel negozio è possibile trovare abbigliamento, calzature e accessori in grandi quantità. I prodotti disponibili sono forniti in modo volontario e gratuito dai partner e sostenitori dell’Ecolocal. Prima di accettare ed esporre i prodotti nel negozio viene sempre effettuato un esame preliminare e la merce non viene accettata se è rotta o in cattivo stato. In questo modo, abbigliamento e accessori che non sono più utili a qualcuno possono ritornare utili e graditi per altri.
Non è obbligatorio portare qualcosa nell’Ecolocal, si può usufruire delle cose anche se non si dispone di un contraccambio. Non si tratta di affari, ma semplicemente di veicolare un messaggio, di dare valore a cose che altrimenti potrebbero finire nella spazzatura mentre sono ancora in perfette condizioni, di educare ad una nuova (o antica) e più responsabile visione della vita.
In oltre tre anni di esperienza, Ecolocal ha organizzato e ospitato oltre 100 laboratori, condotti da persone che disinteressatamente hanno voluto condividere le loro esperienze. Ecco alcuni degli argomenti dei seminari che hanno avuto luogo nel Ecolocal:
►Bioedilizia
►Riciclo di sapone e carta
►Riparazione delle biciclette
►Yoga, Pilates e Tai-chi
►Eco-femminismo
►Eco-efficienza
►Controinformazione e media alternativi
►Agro-ecologia
►Salvaguardia dell’ambiente urbano
►Permacultura
E molto, molto altro ancora.
Oltre al free shop, sono state portate avanti altre attività in maniera continuativa, tra cui:
►Banca del Tempo
►Baratto
►Gruppi di consumo equo o “fair use” (produttore/consumatore senza intermediari).
Che dire? Sarebbe bello avere un Ecolocal in ogni quartiere di ogni città, ma per il momento è confortante sapere che ci sono persone che lavorano alla formazione di una coscienza collettiva nei confronti delle tematiche ambientali.
Se visitate Siviglia non mancate di passare a visitare i nostri amici di Ecolocal, e magari cercate di rubare loro qualche idea e metterla in pratica anche qui da noi. Non sarebbe affatto male…
Link:
Pubblicazione: 28/03/2011 – Ultimo aggiornamento: 28/03/2011
Copia pure: sei libero di ri-utilizzare questo articolo, ma ricorda di inserire il link
“Marrai a Fura – sostenibilità e partecipazione” (maggiori info qui).
Sono entusiasta delle vostre iniziative, anch’io attraverso l’Associazione Banca del Tempo della Val Tidone sto promuovendo queste attività.
Il 17 aprile 2011 faremo la 7° edizione della “GIORNATA DEL RIUSO” allestendo spazi in cui si portono gli oggetti: c’è chi porta, chi prende , chi fa tutte e due.
La organizziamo 2 volte all’anno nella piazza del paese perchè non abbiamo locali.
Abbiamo un progetto: quello di riciclare in modo creativo, ci stiamo lavorando… Mi ha fatto grande piacere sapere delle vostre attività e mi congratulo con voi per esserci riusciti.
Cari saluti
Lalla
Questo articolo è stato ri-pubblicato da Informare x Resistere
Questo articolo è stato citato e linkato da ItaliaEcosostenibile.it
Questo articolo è stato citato e linkato da 4blog.info
Grazie di aver pubblicato questo articolo. Interessante! L’ho inserito nel nostro blog. Passiamo parola con la speranza che qualcosa di simile si faccia dalle nostre parti.
Per il Comitato
Silvana Mannone
Andate e guardarvi cosa fanno a Napoli con lo SCEC su http://www.scecservice.org/wp/
ottima iniziativa, solo un appunto: il principio del baratto è molto bello, la gratuità assoluta non mi convince; un piccolo segno, un contributo libero, anche solo per sostenere l’iniziativa credo sarebbe più corretto; cito a riguardo l’esperienza dei “Magazzini S.Martino e S.Giuseppe” della Parrocchia di Carpenedo a Mestre (Ve) dove si possono lasciare vestiti, mobili ecc. che non servono (purchè in buono stato), ma a chi li vuol ritirare viene chiesto almeno una libera offerta secondo la propria disponibilità INFO: http://www.centrodonvecchi.org/solidarieta.html