energie-alter-native-festivalIl Festival energie alter-native è partito a maggio 2010 da San Vito Lo Capo, bella cittadina in provincia di Trapani, dove si è fermato per quattro giorni. Dopo due tappe estive, a Palermo e Roma, si procede con quelle autunnali: la prima sarà a Catania, a seguire Torino e poi di nuovo in provincia di Trapani, a Gibellina.

Il Festival energie alter-native, dopo le edizioni del 2007-2008 e del 2009, sta facendo un altro viaggio, in giro per la Sicilia e non solo, con l’obiettivo di  creare una community di aziende, associazioni, enti ed artisti che si incontrano per diffondere la cultura e le applicazioni pratiche delle energie rinnovabili.

Ecco le date del festival itinerante per il 2010:
San Vito Lo Capo (Trapani) 19-23 maggio, all’interno del Festival Internazionale degli Aquiloni
Palermo 4-5 luglio, presso Kursaal Tonnara Bordonaro
Roma 7-8 agosto, presso il Belvedere di Ariccia
Catania 1-3 ottobre, presso Zo
Torino 14-16 ottobre, presso Sala Espace
Gibellina (Trapani) 13-14 novembre, presso Auditorium Museo d’Arte Contemporanea

L’idea del Festival energie alter-native nasce dalla volontà di attirare l’attenzione proprio sulle energie alternative e sull’importante ruolo rivestito dalla Sicilia, grazie alle sue potenzialità nel campo delle energie pulite: eolico, fotovoltaico, biomasse.

Il Festival energie alter-native ha anche un format radiofonico: Nuove Energie Sonore (NES), in onda sulle frequenze di Radio Spazio Noi In Blu ogni Sabato alle 18.15 e Domenica alle 21.00. In programma vi sono tutti i gruppi che in questi tre anni si sono esibiti sul palco del Festival.

Gli obiettivi del Festival sono:
sensibilizzare il pubblico locale e nazionale sulle tematiche delle energie rinnovabili e alternative
dare spazio alle energie creative degli artisti siciliani e non, con particolare attenzione a quelli che propongono temi relativi alle energie rinnovabili
produrre spettacoli teatrali per bambini con tematiche ambientaliste ed ecologiste, anche per valorizzare i luoghi simbolo dell’arte e della cultura contemporanea in Sicilia
organizzare gli eventi con il contributo principale di sponsor privati e aziende che operano nel campo delle energie alternative e rinnovabili. Il coinvolgimento degli operatori del settore (produttori di energia alternativa, progettisti, impiantisti, ecc.) avverrà anche attraverso l’organizzazione di incontri, seminari, proiezioni di video e documentari presso i luoghi del Festival
presentare nuove produzioni artistiche che diano spazio alle tematiche ambientaliste ed ecologiste
creare un evento che diventi nel giro di pochi anni un forte attrattore turistico e volano di sviluppo economico per tutta la Sicilia

Segreteria organizzativa presso
Ass. Cult. Energie Alter-native
via Michele Titone, 61 90129 Palermo
tel: +39 091420824   fax: +39 091420824
www.festivalenergiealter-native.org
info@festivalenergiealter-native.org

Fonte: festivalenergiealter-native.org
Pubblicazione: 15/09/2010 – Ultimo aggiornamento: 15/09/2010

Copia pure: sei libero di ri-utilizzare questo articolo, ma ricorda di inserire il link
Marrai a Fura – sostenibilità e partecipazione” (maggiori info qui).

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2 COMMENTI

  1. Il FOTOVOLTAICO DOMESTICO – senza toccare i terreni – può da solo coprire il 45% del fabbisogno italiano

    Fonti Energetiche Rinnovabili

    ——————————————————————————–
    Fotovoltaico, dalla produzione domestica fino al 45% del fabbisogno

    Posted: 22 Jun 2011 05:05 PM PDT

    Dopo la vittoria del referendum contro il nucleare, che ha sancito la definitiva rinuncia all’atomo del nostro paese, ecco uno studio che può rappresentare un ottimo punto di partenza. Il fotovoltaico domestico, quello impiantato sui tetti e sulle pareti degli edifici – senza toccare i terreni – può da solo coprire il 45 per cento del fabbisogno energetico italiano. Un duro colpo per chi ancora oggi si ostina a dire che il nucleare era l’unica soluzione possibile e che rinunciandovi abbiamo condannato il nostro paese all’eterna dipendenza dall’energia delle altre nazioni.

    Il rapporto è firmato Confedilizia ed è stato presentato il 16 giugno alla Camera dei Deputati. In Italia vi sarebbero 763,53 chilometri quadrati di tetti considerati idonei, cui se ne aggiungono 286,32 di facciate (i dati sono presi da uno studio dell’International Energy Agency). Se tutta questa superficie venisse sfruttata installandovi pannelli solari l’energia prodotta in un anno sarebbe di 126 terawattora e coprirebbe, dicevamo, circa il 45 per cento del fabbisogno nazionale.
    Il cosiddetto ‘fotovoltaico integrato negli edifici’ rappresenta un’ottima soluzione per diversi motivi. Innanzitutto non contribuisce ad un ulteriore consumo di suolo, non sottrae terreno ad usi agricoli e non rovina i paesaggi come invece accade col fotovoltaico su terreni; sfrutta piuttosto tutti quegli spazi inutilizzati come le coperture, le rimesse, le pensiline, i frangisole e così via.
    C’è poi da sottolineare – ricorda il rapporto – come gli sviluppi della tecnologia fotovoltaica abbiano consentito di dare nuove forme ai tradizionali pannelli. Oggi esistono coppi e tegole fotovoltaiche (ideali per gli edifici dei centri storici), lastre a film sottile e sono in sperimentazione degli spray che una volta spruzzati creano una superficie di materiale fotovoltaico.
    Altro punto a favore è il prezzo. Già, perché un altro recentestudio, pubblicato circa un anno fa sul New York Times e ripreso dal Corriere della Sera dimostra che ormai l’energia solare conviene più di quella nucleare anche dal punto di vista economico. Lo storico cross-over sarebbe avvenuto quando il costo del solare è sceso sotto il muro dei 16 dollari al chilowattora, e la forbice pare destinata ad aumentare, con il fotovoltaico che costerà sempre di meno e il nucleare che tenderà ad aumentare costantemente.
    Ma forse il vantaggio più grande di un sistema decentralizzato e reticolare di produzione energetica è quello di affrancare finalmente i cittadini dalla dipendenza dalle lobby e dalle grandi multinazionali, che hanno fiutato odore di affari anche nel campo delle energie rinnovabili e già progettano e realizzano maxi impianti di produzione, distese di pannelli che ricoprono intere colline o enormi filari pale eoliche proprio di fronte alle coste, che deturpano paesaggi e creano ‘strani’ giri d’affari.
    L’importanza di studi come questo è che dimostrano che un sistema di autoproduzione basato sui piccoli impianti domestici è possibile. Se il fotovoltaico da solo può arrivare a coprire il 45 per cento del fabbisogno, una volta integrato con le altre energie rinnovabili e soprattutto ridotti drasticamente gli sprechi e le dispersioni – vera piaga degli edifici italiani – si potrà ottenere energia pulita sufficiente per tutta la nazione. Siamo o non siamo il paese del sole?

    ilcambiamento.it

    Grid Parity per il Fotovoltaico già a fine 2011

    Posted: 22 Jun 2011 05:02 PM PDT

    Grid Parity per il Fotovoltaico, ovvero costo uguale se prodotto con Fotovoltaico o con fonti Energetiche tradizionali, già a fine anno 2011. I prezzi dei pannelli solari sono scesi da 4 dollari per Watt nel 2008, a quasi 1 dollaro/W tra il 2009 e il 2010. Di conseguenza, il fotovoltaico avrebbe ora lo stesso prezzo di vendita al dettaglio dell’energia elettrica di picco da fonti tradizionali come il gas naturale, prodotto in 19 Paesi tra cui, – appunto – Italia, Spagna, Brasile e California. Ottima notizia per gli operatori del Fotovoltaico.

    Le tecnologie “chiave” del comparto solare stanno continuando il loro percorso di crescita e di diffusione globale grazie alla continua produzione di nuove “applicazioni“ sempre più efficienti ed economiche che garantiscono al contempo competitività e stabilità di mercato.

    Siamo arrivati sostanzialmente ad un punto critico nel costo dell’energia solare. Solo nel 2010 sono stati installati nel mondo 18 GW di potenza fotovoltaica, raddoppiando così la potenza complessiva fino a 36 GW. Questa enorme crescita, insieme alle nuove tecnologie che stanno rendendo i pannelli solari più efficienti ed economicamente competitivi, ha reso l’energia solare più accessibile che mai.

    Non ci resta che installare il prossimo impianto fotovoltaico.

    Fonte: rinnovabili.it

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