Grenoble sarà la prima grande città d’Europa a liberare il suo spazio pubblico dalla pubblicità.
Nella città alpina francese a partire dal gennaio 2015 i pannelli pubblicitari comunali verranno sostituiti con degli alberi e con sistemi meno invasivi nei quali dare spazio all’affissione libera cittadina e ai messaggi culturali e alternativi a quelli commerciali.
Il sindaco ecologista Eric Piolle e la sua giunta composta da verdi, sinistra e movimenti, sono alla guida della città dall’inizio del 2014 e, come promesso in campagna elettorale, hanno deciso di non riassegnare il servizio di gestione delle affissioni pubblicitarie in scadenza a fine anno. A partire dal gennaio 2015, in pochi mesi verranno eliminati 326 pannelli pubblicitari per un totale di oltre 2.000 metri quadri di spazio pubblicitario. E all’arrivo della primavera verranno piantati al loro posto 50 alberi.
I mancati introiti economici derivanti dalla vendita degli spazi, assicura l’amministrazione, verranno compensati – oltre che dal valore difficilmente monetizzabile della riappropriazione collettiva dello spazio pubblico – da un’azione di risparmio e riduzione degli sprechi già in atto in Comune. Non tutta la pubblicità commerciale sparirà: resterà quella nelle fermate di tram e bus (il cui contratto scadrà nel 2019) e quella negli spazi privati. Inoltre insieme alle associazioni culturali e a tutti i soggetti che necessitano di spazi d’affissione, si deciderà come e dove localizzare dei nuovi supporti pubblicitari, visivamente meno impattanti e a misura di pedone e ciclista.
I formati dei pannelli pubblicitari e i luoghi d’installazione – si legge nel dossier presentato dal Comune alla stampa – sono concepiti per una fruizione della città diversa da quella attuale. Oggi Grenoble è una città accogliente per ciclisti e pedoni, stanno rinascendo la vita di quartiere e i negozi sotto casa, e lo spazio pubblico deve tornare ad essere a tutti gli effetti un luogo da vivere e non semplicemente uno spazio di passaggio e circolazione per automobili. Liberare strade e incroci dai pannelli pubblicitari permetterà di vedere che alla fine di ogni via c’è una montagna, renderà possibile la piantumazione di nuovi alberi e regalerà nuovi spazi di espressione ai suoi abitanti e agli attori che contribuiscono alla sua vitalità culturale, economica, associativa e sportiva.
L’iniziativa punta anche a tutelare la libertà di ricezione (importante quanto quella d’espressione e che garantisce al singolo di scegliere se ricevere o meno un’informazione) e i diritti dei più piccoli (che senso ha fare tanti sforzi per regolamentare la pubblicità negli orari in cui bambini e ragazzi guardano la TV e non farlo nel percorso tra casa e scuola?).
È arrivato il momento – ha dichiarato il sindaco – di far emergere una città più dolce e creativa. Una città pensata a misura di bambino. Una città meno aggressiva e meno stressante, al servizio della nostra creatività e della nostra identità. Liberare lo spazio pubblico di Grenoble dalle affissioni pubblicitarie è un passo in questa direzione.
Nel 2006 fu San Paolo del Brasile a limitare pesantemente la pubblicità nelle strade. Nel 2014 Grenoble è la prima città in Europa a fare una scelta in questa direzione e l’iniziativa non è poi così difficilmente replicabile. Quale sarà la prossima città che con un po’ di coraggio rinuncerà a qualche introito commerciale per incentivare la libera fruizione degli spazi pubblici?
Per maggiori info (in francese):
Alcune aree della città, come sono e come saranno:
Fonte: comunicato
Pubblicazione: 26/11/2014 – Ultimo aggiornamento: 26/11/2014
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