Prendete 50.000 lattine vuote. Fatto?
Bene! Adesso portatele in giardino e impilatele come mattoni usando abbondante colla vinilica. Fatto?
Ora unite i pannelli formando una grande scatola con coperchio a due falde. Fatto?
Bravi! Avete realizzato la vostra capanna sostenibile fatta in casa!!!
E’ un Art-Attack? No! È una casetta di lattine realizzata dagli studenti di una scuola cinese.
Un esempio di riuso creativo collettivo di grande impatto didattico e ambientale.
Avrete già capito, amici di Marrai a Fura, che l’oggetto di riuso dell’articolo di oggi è la lattina d’alluminio, un materiale preziosissimo perché la bauxite da cui si estrae comincia a scarseggiare e soprattutto perché per produrre oggetti nuovi dall’alluminio riciclato si risparmia il 95% dell’energia elettrica che servirebbe per produrli dalla materia prima.
Lasciata in discarica, invece, la lattina impiega 500 anni per degradarsi… va da sé che il riciclaggio dell’alluminio deve essere per noi un imperativo categorico, un dovere morale a cui non possiamo sottrarci!
Dalle stime di Legambiente, nel mondo occidentale si consumano 100 miliardi di lattine all’anno.
In Italia se ne consumano circa 1,5 miliardi, in media 22 lattine pro-capite, mentre negli Stati Uniti ben 265!
Eppure, secondo i dati del Consorzio Imballaggi Alluminio, con l’alluminio riciclato si possono realizzare un’infinità di cose: da 37 lattine è possibile realizzare una caffettiera (tutte le caffettiere prodotte in Italia – 7 milioni – sono in alluminio riciclato), con 3 lattine si ottiene un paio di occhiali, con 70 lattine una padella, con 800 lattine una bicicletta completa di accessori.
Se volete promuoverne il riciclo potete prendere spunto dai due sposini americani e inventare la vostra personale forma di raccolta…
E se volessimo, invece, tenerne qualcuna e provare a riutilizzarla? Come sempre c’è solo l’imbarazzo della scelta! Si va dalle architetture agli arredi per interni, dai gioielli agli abiti, dalle acconciature ai giocattoli, alle sculture…
Tanti sono anche i piccoli accessori d’arredo realizzabili con le lattine: l’orologio da parete, la tendina divisoria, la ciotolina, le lanterne e il bruciaincenso (nella foto l’idea di Gaspare Aprile).
Se amate avere sempre con voi una creazione di riuso perché non provate a realizzare la copertina per l’agendina ad anelli o il portafoglio d’alluminio?
Magari potreste tenerli dentro una splendida borsa fatta solo con le linguette delle lattine…
La possibilità di sagomare la superficie delle lattine con delle semplici forbici consente di realizzare placchette per magneti e ciondoli per collane o portachiavi colorati e tintinnanti!
Se ai teneri bijoux preferite, invece, l‘intimo eccentrico, perché non provate il tris slip, reggicalze e bustino di Ingrid Goldbloom Bloch? Farete di sicuro scintille!!!
A questo punto dovete assolutamente provare anche le lattine tra i capelli… lo fa anche Lady Gaga!
I giocattoli, poi, sono fantastici! Magari un po’ taglienti per darli ai bambini ma sicuramente bellissimi da vedere.
Tra un’infinità di modelli vi segnaliamo l’aeroplano, l’automobile, la mongolfiera e una deliziosa folla di pupazzini dall’aria stupita.
E per finire non può mancare mai l’arte! E con le lattine si possono realizzare opere davvero incredibili! Che ne dite di questi mosaici di porzioni d’alluminio fatti da David Wasserman?
L’artista Chris Jordan, invece ha utilizato 106.000 lattine come i punti di colore di un celebre dipinto divisionista: “Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte” di Seurat. In questo caso però il riuso è solo virtuale perché si tratta di un’immagine digitale realizzata al computer.
Robert Zvarina, invece, raccoglie le lattine schiacciate dalle automobili e realizza immense spirali distese sul manto stradale.
Date un’occhiata anche al video…
E voi? Avete già una lattina tra le mani?
Allora via, verso nuovi riusi e oltre!!!
Pubblicazione: 23/08/2010 – Ultimo aggiornamento: 23/08/2010
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