Avrete sicuramente sentito la notizia che una grande azienda di prodotti elettronici ha deciso di cessare la vendita di floppy disk in Europa e, progressivamente, anche in India e Giappone.
Inutile star qui a spiegare quanto i floppy siano diventati obsoleti negli ultimi dieci anni, ormai sostituiti da cd (di cui abbiamo già visto tanti vari esempi di riutilizzo), pennine usb e altri supporti di memorizzazione… qui ci interessa dare un’altra chance, all’insegna della sostenibilità, al mitico dischetto.
Qualcuno ha provato a prolungarne l’uso come memoria esterna facendogli l’ “upgrade” e trasformandolo in pen-drive! Uno è il progetto di Thomas O’Connor con cavetto USB esterno, un altro ha la porta a scomparsa che sfrutta la lamina metallica mobile.
Ma adesso osserviamo bene un floppy: è un modulo quadrato, è colorato, rigido, presenta forature su tre lati… caratteristiche adatte a riutilizzarlo per farne un portapenne da scrivania, la copertina per un block notes, o un pratico portacarte.
Restando ai piccoli accessori troviamo anche il quadrante di orologio realizzato con un dischetto, il cubo portafoto da tavolo e il portafotografie da parete composto da 3 floppy ideato da Diana Ritter.
Non mancano proposte di eco-fashion! Che ne dite di usare i floppy per fare delle borse? Se ne può fare una abbastanza grande e capiente con 42 dischetti e una più piccola, a sezione triangolare, con 12 floppy.
Se abbiamo a disposizione tanti floppy possiamo provare anche riusi più arditi: un lampadario circolare con 48 dischetti oppure un tavolino a maglie tringolari che ne conta ben 81.
Ma è possibile fare dei piccoli e utili oggetti anche con un solo dischetto: dal nascondiglio per le infinite coppie di username e password che non riusciamo mai a ricordare, alla piccola spazzola anti-statica per il monitor, fino allo specchietto da borsa un po’ vintage.
Con i floppy ci si può anche divertire creando delle curiose percussioni, delle coloratissime palle ad incastro e persino una scacchiera pieghevole!
Ancora riusi ludici sono quelli dove il floppy diventa il pixel di una composizione geometrica: da quelli più semplici montati su pannello, ai volti realizzati con molti più dischetti, dai vecchi personaggi dei videogame ad intere pareti decorate.
Continuando sul filone del riuso “decorativo” del floppy disk si possono trovare anche addobbi natalizi fatti appendendo i dischetti colorati con dei nastri e delle piccole opere grafiche realizzate sulle etichette dei dischetti stessi.
Alcuni artisti si sono spinti oltre. Derryl Brown, un graphic designer dell’Oregon, realizza sofisticate composizioni nelle quali dipinge i singoli floppy per ottenere i moduli con i colori necessari alla visione finale del pattern.
Nick Gentry, invece, dipinge sui floppy già accostati come su una tela realizzando ritratti altamente espressivi.
Sì, d’accordo, forse questo non è un riuso per tutti… ma il portapenne, almeno quello, provateci!
Questo articolo di “Marrai a Fura – sostenibilità e partecipazione” è stato linkato/citato/ripubblicato.