legge-partecipazioneLa Regione Toscana – da anni all’avanguardia nella disciplina e nella promozione della cultura della partecipazione dei cittadini alle scelte pubbliche – nel 2007 ha varato una legge (la n.69/2007) per incentivare e diffondere nuove forme e nuovi metodi di partecipazione. Oggi questa legge, dopo 5 anni di applicazione e oltre 100 processi partecipativi finanziati, rischia di arenarsi e non essere riconfermata.

La legge prevedeva infatti la sua decadenza al 31 dicembre 2012, con la possibilità di una sua conferma o modifica, in seguito alla promozione di percorsi partecipativi che valutassero efficacia, diffusione e rendimento dei processi partecipativi promossi dalla legge stessa.

L’Associazione Italiana della Partecipazione Pubblica (AIP2), e in particolare i suoi soci toscani, lanciano un appello: “da ormai 5 mesi, la legge aspetta di essere riformulata dal Consiglio regionale e, dopo una lunga e accurata fase di ascolto delle realtà socioeconomiche ed istituzionali gestita dalla Prima Commissione Affari Istituzionali, ancora non si ha notizia dell’iscrizione all’ordine del giorno dell’Assemblea regionale del rinnovo della legge”.

Oltre ad essere stata la prima normativa regionale al mondo ad istituire un’Autorità indipendente per la Partecipazione, con il compito di agevolare ed assistere i soggetti che intendano promuovere processi partecipativi, la legge 69/2007 ha stanziato ogni anno le risorse per cofinanziare tali esperienze.

In 5 anni sono stati promossi e finanziati 116 processi partecipativi locali che hanno visto migliaia di cittadini toscani dibattere e individuare soluzioni condivise su svariate tematiche: dai bilanci partecipativi, alla localizzazione d’impianti di smaltimento dei rifiuti; dai piani di protezione civile alla redazione dei piani urbanistici.

Oggi, decine di Province, Comuni e Unioni dei Comuni toscani, ma anche scuole e associazioni di cittadini, hanno bloccato proposte di processi partecipativi in attesa che il Consiglio dia una risposta sul destino della legge.

aip2Ci auguriamo che il laboratorio partecipativo regionale non venga affossato dalle lungaggini burocratiche – si legge nell’appello diffuso dall’AIP2 in merito all’approvazione della nuova legge sulla partecipazione pubblica – e che la Toscana possa continuare ad essere la regione faro non solo a livello nazionale, ma anche europeo e internazionale nella capacità di far partecipare i cittadini alle scelte pubbliche”.

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Fonte: Comunicato
Pubblicazione: 14/05/2013 – Ultimo aggiornamento: 14/05/2013

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