La terra trema è una fiera enogastronomica realizzata in assoluta autogestione, senza sponsor né patrocini, che si tiene ogni anno a Milano. Accoglie agricoltori e agricoltura, vini e vignaioli di qualità, contadini resistenti provenienti da tutta Italia per una tre giorni di degustazioni individuali e guidate, dibattiti e confronti pubblici, incontri informali con i produttori, acquisti diretti, concerti, proiezioni e pasti a filiera zero.
Un progetto-evento giunto alla 13a edizione che si svolge quest’anno da venerdì 29 novembre a lunedì 1 dicembre al Leoncavallo Spa (Spazio pubblico autogestito), ideato e realizzato dal Folletto25603, spazio occupato e autogestito di Abbiategrasso, insieme a centinaia di agricoltori, vignaioli, enogastronomi e scrittori.
Gentrificazione, turistificazione, gastrocrazia, riqualificazione, foodification
Il cibo – si legge nel comunicato di presentazione – sta cambiando profondamente le città a partire dal loro stomaco. Sia chiamata gentrificazione, turistificazione, gastrocrazia, riqualificazione, foodification, ciò che sta avvenendo è una mutazione sociale profondissima, in nome di un consumo appiattito, sempre uguale a sé stesso, colpevole di trasformare l’Italia in un’unica enorme città, in un enorme tavolino di bistrot. Città esclusive, capitalizzate, privatizzate, per pochi, sempre gli stessi.
La terra trema punta a dare supporto, spazio e visibilità ai mille volti dell’agricoltura di resistenza, piccoli agricoltori e contadini che portano avanti il loro lavoro in modo indipendente, che animano luoghi anche molto diversi tra loro, che combattono la desertificazione delle esperienze, vivificano ciò che abitano, costruiscono un rapporto organico tra uomo e natura.
Degustazioni, vendita diretta e decine di eventi collateriali
All’evento partecipano un centinaio di piccoli vignaioli e una trentina di agricoltori, contadini e artigiani da tutta Italia, facendo degustare e vendendo direttamente i propri vini e prodotti.
Decine sono gli eventi collaterali durante i tre giorni: presentazioni di libri, film, degustazioni guidate, dibattiti e incontri, cene e pranzi nella cucina popolare con le materie prime dei contadini presenti, concerti e dj set.
Il tutto termina con la proclamazione del vincitore della Roncola l’oro, premio assegnato al vignaiolo o all’agricoltore che raccoglierà più voti dal pubblico durante i tre giorni.
Per permettere la massima tracciabilità e trasparenza dei prodotti, ogni produttore nel proprio stand metterà in evidenza un’autocertificazione (una certificazione fondata sul principio di responsabilità nella quale il produttore ha il diritto e il dovere di indicare l’origine delle materie prime, la loro tipologia, i metodi di trasformazione, di conservazione e di confezionamento usati) e il prezzo sorgente (il primo prezzo al quale il produttore vende il proprio prodotto).
Per l’ingresso viene chiesto un contributo di 10 euro, che comprende un calice da degustazione, il catalogo e la sottoscrizione al progetto, con degustazioni libere dei vini e dei prodotti, la partecipazione libera agli incontri, ai laboratori e ai concerti.
Info: www.laterratrema.org