Aprirà i battenti il 15 e 16 maggio 2010 presso l’auditorium F.L.O.G. di Firenze “Obiettivo Zero”, evento partecipato con “lo scopo di fornire risposte condivise ai problemi della quotidianità”.
Verranno trattati i temi dei rifiuti, la filiera corta, la decrescita, l’energia rinnovabile, abbattendo le distanze tra chi amministra e chi vive la società.
Obiettivo Zero vuole essere un evento costruito dal basso, basato sul contributo attivo dei partecipanti.
Ma qual è questo Obiettivo Zero, e in che modo si sposa con la sostenibilità?
Beh, potrebbe sembrare imbarazzante, ma il primo obiettivo da raggiungere è proprio quello di riuscire ad organizzare l’evento.
Infatti la manifestazione si articolerà in maniera modulare, e il requisito fondamentale per la buona riuscita è la partecipazione del pubblico fin dalle fasi iniziali. Infatti saranno realizzate solo quelle parti di evento che riusciranno a raggiungere il budget necessario. Chi è interessato agli aspetti trattati all’interno dell’iniziativa, è chiamato a contribuire affinche la stessa venga realizzata. Tale contributo può essere in denaro, ma anche in materiale didattico e non, neccessario per l’approfondimento di ciascun modulo. Insomma…se non è partecipazione questa!?
Nel sito di Obiettivo Zero è stato predisposto un apposito counter che mostra la quota il budget raggiunto e quello mancante.
Obiettivo Zero si articola in dibattiti, mercato, concerto, sfilate e in un percorso esperienziale, durante i quali verranno trattati i temi oggi più importanti riguardanti lo sviluppo sostenibile: rifiuti, energie rinnovabili, filiera corta, etc.
Nei dibattiti verranno affrontati i temi dal punto di vista culturale, mentre nel percorso esperienziale il partecipante viene invitato a prendere parte ad una simulazione che gli permetterà di capire l’influenza, in particolare sui rifiuti, delle sue scelte di consumo.
Non basta, Obiettivo Zero ospiterà al suo interno il mercato dove i produttori daranno vita alla proposta di mercato di prossimità, cioè il mercato derivante della filiera corta.
Altro ospite della manifestazione sarà il laboratorio interamente dedicato al riciclaggio, recupero e riuso dei rifiuti.
Ed infine balli e musica per tutti.
Ma una volta organizzato l’evento con le sue fasi, qual è il vero Obiettivo Zero da raggiungere?
Come è facile pensare, visto i temi trattati, gli zeri da raggiungere sono molteplici e ciascuno persegue una finalità sostenibile. Ed eccoli elencati così come descritti nel sito della manifestazione:
► “Rifiuti Zero” parte dall’idea del ciclo virtuoso e sostenibile di vita dei materiali; ciò si ottiene evitando di produrre ciò che non “riuso, riduco, riciclo e recupero”.Questo efficiente metodo di gestione dei cicli di produzione e consumo é usato in metropoli come San Francisco e come primo caso nazionale nel Comune toscano di Capannori.
► “Km Zero” un modo di ripensare la filiera distributiva tradizionale favorendo l’incontro della domanda e dell’offerta di prodotti in base alla territorialità: in altre parole ridurre gli intermediari riproponendo iniziative di prossimità all’interno degli spazi metropolitani.
► “Delega Zero” saranno aperti tavoli di confronto e discussione politica tra i cittadini, con lo scopo di dimostrare l’efficacia dei processi partecipativi nelle decisioni che riguardano l’amministrazione territoriale.
► “Distanza Zero” tra le persone. La rete è lo strumento per la condivisione di conoscenza tra le persone. Obiettivo Zero promuove questa rete e gli strumenti che ne favoriscono la diffusione e lo sviluppo.
► “Profitto Zero” è l’obiettivo economico dell’evento . La premessa è quella di remunerare il lavoro di chi organizza l’evento e quindi il raggiungimento di un equilibrio finanziario, inteso come forma di benessere sociale.
A questo punto le chiacchiere stanno a Zero: se siete interessati a conoscere meglio questi argomenti, o meglio ancora, siete dei luminari nel settore e volete divulgare il vostro sapere, non vi resta altro che unirvi al gruppo di intervento Obiettivo Zero e fare la vostra parte per la buona riuscita dell’evento. In altre parole: partecipate!
Link: obiettivo-zero.it
Fonte: obiettivo-zero.it
Pubblicazione: 25/03/2010 – Ultimo aggiornamento: 25/03/2010