–Rendere sexy la sostenibilità. Questo è il roboante proposito di Eco-Boudoir, azienda britannica produttrice di biancheria intima dotata di coscienza etica e sostenibile.
La volontà di Eco-Boudoir è quella di produrre lingerie di prima classe con i valori di produzione più sostenibili. Per questo coltivano le loro sete senza sostanze chimiche dannose e il loro cotone è certificato come biologico.
La maggior parte dei tessuti utilizzati per abbigliamento, lingerie, pigiami, camicie da notte e asciugamani sono prodotti utilizzando quantità impressionanti di sostanze chimiche tossiche, velenose per l’ambiente e le persone che lavorano per produrli.
Il cotone è la fibra naturale più comune utilizzata per gli abiti e ha coperto i nostri corpi nudi fin dal tempo degli antichi egizi e oltre. Oggi la produzione mondiale di cotone è di circa 25 milioni di tonnellate l’anno, che è l’equivalente di 18 paia di pantaloni per tutti sul pianeta. Tale industria di massa ha un effetto sostanziale sul mondo. Ecco alcuni fatti circa il cotone nei vestiti che bisognerebbe conoscere.
Il cotone è estremamente sensibile ad un’ampia gamma di parassiti molto dannosi, che riducono drasticamente la resa delle colture. Pertanto, una vasta gamma di pesticidi e di colture geneticamente modificate sono state sviluppate per superare questi parassiti e massimizzare i profitti per gli agricoltori. Ma i costi per la salute sono orrendi.
Nei Paesi ricchi le colture vengono irrigate con macchinari altamente sofisticati che proteggono le persone da questi veleni (appena una goccia sulla pelle può uccidere). Tuttavia, in molti paesi in via di sviluppo non c’è tale protezione con il risultato che circa 1 milione di agricoltori sono ricoverati ogni anno con gravi malattie a causa dell’uso di pesticidi.
Oggi i coltivatori di cotone spendono circa 2 miliardi di dollari all’anno per i pesticidi e in India si trova 1/3 dei coltivatori di cotone del mondo (10 milioni di persone) che coltivano circa il 5% dei terreni agricoli in India per la produzione di cotone, ma utilizzano addirittura il 55% di tutti i pesticidi utilizzati in India.
Per non parlare degli antiparassitari, i quali:
►Avvelenano il terreno in modo tale che esso non può essere utilizzato per la coltivazione degli alimenti.
► Avvelenano gli agricoltori e le loro famiglie se non possono permettersi abiti protettivi.
►Avvelenano la catena alimentare quando vanno a finire nei fiumi nei quali si abbevera il bestiame.
► Sono molto costosi, aumentando costi di produzione per l’agricoltore e il profitto per le multinazionali.
Colture geneticamente modificate sono viste come una possibile soluzione ai problemi indotti da un uso eccessivo di pesticidi. Si sostiene che potrebbero ridurre la necessità di pesticidi del 80%, il che significherebbe che sono eco-friendly quasi come le colture biologiche.
Oggi, il cotone GM è ampiamente usato negli Stati Uniti (73%) e in Australia (80%).
Tuttavia i principali problemi con le colture geneticamente modificate (senza entrare nel dibattito etico), consiste nel fatto che sono di proprietà di multinazionali che realizzano profitti eccessivi dal loro uso.
Il commercio biologico, equo e solidale del cotone necessita ancora di moltissima acqua nella sua produzione per coltivare i campi, ma coltivare cotone biologico su terreni pluviali o utilizzare l’irrigazione a goccia può ridurre il consumo di acqua del 80%.
Utilizzo di pesticidi naturali significa che l’acqua può essere riutilizzata nella terra e la gente può coltivare senza rischi per la salute.
Canapa e seta, sono fibre sostenibili. La canapa è conosciuta per la sua capacità di crescere senza l’uso di fertilizzanti chimici e altre sostanze inquinanti. I prodotti della fibra di canapa sono completamente biodegradabili e rapidamente stanno diventando una scelta popolare per molti consumatori eco-sensibili. La Canapa necessita di poca acqua per essere coltivata. Nella sua lavorazione sono usati solo sbiancanti a basso impatto (es. perossido di idrogeno) e non candeggina.
–Ragazzi, questo è solo un quadro sommario della situazione, per cui io vi consiglierei – se l’argomento vi sta a cuore – di provare a saperne di più.
Non è abitudine di Marraiafura.com realizzare articoli marchettari, finti articoli che nascondono spot pubblicitari camuffati: questo lo lasciamo fare ad altri, più esperti e navigati di noi.
Insomma, noi non ci guadagniamo niente e voi lettori non siete degli stupidi, quindi direi che ce la giochiamo ad armi pari e non corriamo il rischio di fraintendimenti. Detto questo, se vi va, date uno sguardo al sito di Eco-Boudoir e al sito web correlato morethanprettyknickers.com. Così potete avere un’idea delle loro proposte etiche e ambientaliste e decidere da soli cosa ne pensate. Tutto qui.
Baci, abbracci, un mondo migliore per tutti, primavera, api sui fiori, foto di famiglie sorridenti, solidarietà, teletubbies, canzoni degli Abba, picnic sui prati.
Ah, dimenticavo, e W L’AMMORE! Ci mancherebbe altro…
Vedi il video della campagna “more than pretty knickers”
Fonte: eco-boudoir.com – morethanprettyknickers.com
Pubblicazione: 28/04/2010 – Ultimo aggiornamento: 28/04/2010
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