E’ possibile trasformare il lavaggio del bucato in una partita di calcio? Dei creativi tedeschi credono di si e hanno inventato Swirl, la lavatrice-pallone che lava i panni mentre rotola.
Swirl è una “washing ball” (letteralmente palla che lava) che permette di fare il bucato (vestiti, tovaglie, lenzuola, tende, etc) senza bisogno di energia elettrica ma semplicemente sfruttando l’energia fornita da un essere umano.
Swirl (parola inglese che significa turbine, vortice, mulinello) è stata ideata da Designaffairs Studio, con sede a Monaco di Baviera in Germania, incrociando una lavatrice, un pallone, un vaso per il trasporto dell’acqua e un carrellino.
Una palla-cestello in plastica, con dei rilievi all’interno che favoriscono il lavaggio.
I panni si lavano facendola rotolare con dei calci (come in una vera partita di pallone) o attaccata ad un manico che la trasforma in una sorta di carrellino.
E’ stato ideato osservando il lavoro delle donne africane, che spesso non possono accedere all’energia elettrica e sono costrette a lasciare il proprio villaggio per molte ore (spesso con i loro bambini) per raggiungere le lontane fonti d’acqua.
Come sottolineato dagli stessi ideatori, oltre a rendere più leggero il lavoro di molte donne, Swirl mira a rafforzare i rapporti umani e sociali tra le madri e bambini, permettendo ai piccoli di collaborare alle faccende domestiche giocando e divertendosi.
I progettisti hanno pensato anche un uso alternativo di Swirl: può essere utilizzato come bidone con le ruote per trasportare l’acqua.
L’utilizzo è semplicissimo:
1 – Si inseriscono i panni sporchi dentro la washing ball
2 – Dopo aver chiuso la palla con il coperchio e aver attaccato il manubrio, si fa rotolare swirl fino alla più vicina fonte d’acqua
3 – Arrivati alla fonte si smonta il manubrio, si apre la palla e si riempie d’acqua
4 – A questo punto comincia il lavaggio: si sigilla la palla con il coperchio e si comincia la partita di calcio. Come farebbe il cestello di una lavatrice, il bucato viene lavato
5 – In alternativa alla partita da calcio, si può riattaccare il manico e far rotolare il carrellino fino a casa. Anche in questo caso il rotolamento produrrà lo stesso effetto di una lavatrice tradizionale
6 – Finito il lavaggio non resta altro da fare che stendere il bucato al sole
7 – Uso alternativo: il trasporto dell’acqua
Nella sua semplicità Swirl è una lavatrice ecologica, una tanica da trasporto, un gioco e un “agevolatore di relazioni umane e sociali”.
Non avendolo provato, non sappiamo quanto possa essere praticabile una partita di calcio fatta con un pallone così grande e pieno d’acqua. Ma se può servire per ricordarci i problemi legati a ecologia, energie rinnovabili, paesi in via di sviluppo, accesso all’acqua e all’elettricità, il calcio può pure passare in secondo piano.
Questo articolo di “Marrai a Fura – sostenibilità e partecipazione” è stato linkato/citato/ripubblicato.
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http://www.uominicasalinghi.it/index.asp?pg=1
http://www.bioecogeo.com/2010/03/20/la-lavatrice-ecologica-che-si-usa-come-un-pallone.html
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Mi chiedo di cosa stiamo parlando… come si fa a calciare un pallone pieno d’acqua? E’ come calciare una palla medica.
Il problema di questi progetti è che piuttosto che porre il focus sui problemi reali, fanno pubblicità allo studio che li ha prodotti.
L’assenza di una reale conoscenza del contesto, tra l’altro, mi pare evidente: in paesi come l’India, ad esempio, il lavaggio dei panni è un momento di socialità.