Tactical Urbanism 5 Italia
Tactical Urbanism 5 Italia

È disponibile gratuitamente il volume “Tactical Urbanism 5 Italia”, primo in lingua italiana e quinto in totale di una serie di pubblicazioni internazionali dedicate ad approfondire il tema dell’urbanismo tattico. Un approccio per il coinvolgimento degli abitanti nei processi di rigenerazione urbana, basato su interventi a basso costo e replicabili, realizzabili a breve termine ma capaci di innescare cambiamenti a lungo termine.

“Spinti dalla necessità di trovare modi per fare molto con poco, cittadini e amministratori locali di tutto il mondo – si legge nell’introduzione – hanno cercato nuove strade per sviluppare e realizzare progetti a basso costo e di rapida realizzazione, in grado di promuovere la qualità della vita urbana. Il tactical urbanism ha efficacemente intercettato questa necessità”.

Le pagine della guida raccontano una storia scritta collettivamente da reti informali e spontanee di cittadini attivi, urbanisti, architetti, artisti, studenti, volontari che insieme hanno costruito occasioni di sperimentazione e innovazione a partire dai luoghi e dal bisogno di spazi degli abitanti. All’interno numerosi progetti realizzati in Italia per promuovere l’uso pubblico e collettivo della città, associati a quattro differenti chiavi di lettura, usate come fossero dei tag.

Mappa dei progetti di urbanismo tattico presentati del libro
I progetti di urbanismo tattico mappati nel libro

Tag 1 – Autocostruzione dello spazio pubblico di prossimità

La maggior parte delle esperienze descritte si concentra sulla trasformazione, in autocostruzione, di spazi residuali in spazi pubblici di prossimità che siano accessibili e usabili: Parcobaleno, Restart, Costruire Largo Milano, Open Bricolage, Relazioni Cantiere Aperto, Park-urka, Parking Day by IZMO, Parking Day Piazza Ingolstadt by GAMS, FLPP contro-occupazione di un micro-spazio invaso dalle automobili, Dispersione ZERO, Il giardino che non c’e(ra).

Tag 2 – Promozione dell’uso pubblico della strada

Alcune esperienze sono orientate ad innescare percorsi di promozione dell’uso della strada come spazio pubblico, attraverso micro-trasformazioni che sottraggono spazio alle auto in sosta o che cercano di ribaltare la gerarchia auto-pedone e auto-ciclista: Parking Day by IZMO, Parking Day Piazza Ingolstadt by GAMS, FLPP contro-occupazione di un micro-spazio invaso dalle automobili.

Tag 3 – Rivendicazioni antagoniste per un uso collettivo e pubblico della città

Alcune esperienze si pongono intenzionalmente come azioni antagoniste, di dissenso nei confronti delle scelte delle amministrazioni locali. L’obiettivo è rivendicare l’uso collettivo di spazi o edifici inutilizzati, come nei casi della Cavallerizza Reale e dell’Ex Asilo Filangieri, o denunciare pubblicamente l’inadeguatezza delle risposte nei confronti di situazioni di marginalità socio-spaziale, come nel caso di Red Line Distreet.

Tag 4 – Community hub

Facendo esplicito riferimento alla definizione di Community hub presente su communityhub.it, sono state identificate delle esperienze di autogestione di spazi che promuovono pratiche di innovazione e coesione sociale come dispositivi di rigenerazione urbana, in particolare delle periferie: Cascinet, MLO Mercato Lorenteggio, Cavallerizza Reale, Le Case del Quartiere, Ex Asilo Filangieri.

Parking Day by IZMO
Parking Day by IZMO
Parcobaleno
Parcobaleno

Pubblicato da Street Plans, studio internazionale con sedi negli USA, il volume è curato da Valentina Talu e Paola Bazzu ed edito da Tamalacà, impresa spin-off dell’Università di Sassari che si occupa di rigenerazione urbana, processi partecipativi e comunicazione urbana alternativa. È rilasciato sotto licenza Creative Commons.

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