Il 6 gennaio 1896, un gruppo di spettatori impauriti ed estasiati ammiravano, immersi nel buio di una sala, l’arrivo di un enorme treno in bianco e nero che – partito da lunga distanza – pareva arrivare direttamente dentro la sala e sopra le loro teste, tanto viva ed incredibile era la verosimiglianza con l’originale. Il film in questione era “L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat”, dei fratelli Lumière, entrato nella memoria collettiva ed erroneamente considerato il primo film proiettato nella storia del cinema.

Quasi un secolo dopo, un’emozione analoga la immaginiamo provata dagli abitanti dei piccoli villaggi del Ghana (Africa occidentale), alle prese per la prima volta con le magie del cinema in technicolor!

Questa è una piccola storia semi-sconosciuta che oggi vi andiamo a raccontare.

chanAll’inizio degli anni Ottanta, grazie all’avvento di videocassette e videoregistratori,  in Ghana venne a crearsi un movimento di distribuzione di film su piccola scala. Una sorta di “cinema mobile”! Gli operatori erano dotati di un televisore, un videoregistratore e alcune volte di un piccolo generatore di corrente e si spostavano di città in città, da un villaggio all’altro, mostrando i loro film agli allibiti ed entusiasti spettatori. Durante la giornata le proiezioni avvenivano all’interno di circoli o case e durante la notte direttamente all’aperto.

Al fine di pubblicizzare le proiezioni e attirare più clienti, nacque così la necessità di realizzare dei veri e propri manifesti, essendo ovviamente indisponibili le locandine originali.

Per soddisfare questa necessità vennero allora ingaggiati pittori africani, artisti di talento i quali – dopo aver visto il film, o dopo una sommaria descrizione della trama –  potevano procedere alla creazione di poster originali, di grandi dimensioni, dipingendoli con colori ad olio su vecchi sacchi di tela!

Uno splendido esempio di arte del riciclo e del riuso: Hollywood riprodotta dentro vecchi sacchi per la farina!

L’artista aveva la libertà di aggiungere o modificare le scene del film, al fine di rendere più attraente il poster. I film in questione erano per lo più dei filmacci di infimo ordine, film di arti marziali o inverosimili horror di serie B, ragion per cui questi poster dipinti a mano sono – il più delle volte – molto più interessanti dei film stessi.

Ogni poster era dipinto a mano e perciò unico. Questi manifesti sono stati arrotolati, piegati e portati in giro di villaggio in villaggio per circa un decennio, sotto la pioggia e il sole ed esposti per diversi mesi durante i vagabondaggi di promozione in tutto il Ghana. La maggior parte dei manifesti superstiti sono perciò visibilmente consumati, danneggiati o scoloriti dagli anni e dall’usura. Ciò non di meno sono una affascinante testimonianza di un momento irripetibile e – nel loro piccolo – sono parte della storia del costume africano.

1268313227014_poltergeistVerso la metà degli anni Novanta il business del cinema mobile declinò inesorabilmente, poiché la televisione e i videoregistratori oramai erano divenuti ampiamente diffusi anche in Ghana. A causa di ciò anche i profitti degli operatori di cinema mobile si ridussero drasticamente, ed essi non erano in grado di permettersi di pagare gli artisti per dipingere le locandine, ricorrendo a ben più banali manifesti di carta fotocopiati, per sopravvivere e ridurre i costi!

Nonostante quell’epoca sia finita, l’interesse per le locandine africane però è rimasto inalterato, ed oggi, grazie all’avvento di internet, questi esemplari colorati e naif sono diventati preda delle brame di famelici collezionisti, disposti a pagare per averle!

Volete anche voi uno di questi bellissimi esemplari? Avete sempre sognato Jean-Claude Van Damme e James Bond che vi osservano con aria truce dalle pareti della vostra stanza? Allora dovete assolutamente visitare un sito web e questa pagina ebay, nella quale è possibile acquistare questi gioiellini trash!

Per ulteriori informazioni riguardanti questo tipo di arte si può anche leggere: “Extreme Canvas: Hand-Painted Movie Poster from Ghana”, un libro con oltre 350 illustrazioni che raffigurano questi colorati poster di tela.

Fonte: ghanamovieposters.com
Pubblicazione: 11/10/2010 – Ultimo aggiornamento: 23/10/2018

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